“La borsa dell’ingiustizia”

Questa mattina, mentre ero in ufficio, ho dato un’occhiata alla pagina iniziale del sito della facoltà per vedere se c’era qualche notizia interessante. In maniera del tutto casuale mi sono ritrovato davanti la news che titolava Bando Studenti meritevoli e dopo averla letta, ho preso atto che in seguito ad un anno sabbatico, la facoltà ha deciso di concedere nuovamente 28 assegni da 500 euro ciascuno agli studenti più bravi. Nel 2009 io ed altri ragazzi di mia conoscenza vincemmo questa borsa, lo scorso anno non è stato fatto nulla a causa della mancanza di fondi, mentre quest’anno il bando è uscito nuovamente. Scorrendo l’avviso, ad un certo punto, dopo aver visto i requisiti didattici necessari per partecipare (crediti acquisiti e media) ho letto una cosa che mi ha lasciato basito: “sono esclusi gli studenti che abbiano dichiarato un Reddito riparametrato superiore a 35.000,00 €”. Dopo aver riletto la frase attentamente mi sono iniziato a incazzare pesantemente per questa enorme ingiustizia. Il reddito riparametrato è quello che viene inserito ad inizio anno e che automaticamente decreta il prezzo da pagare per le due rate d’iscrizione all’anno accademico ed in questo caso, è anche il tetto massimo per coloro i quali possono partecipare al bando. A mio parere siamo di fronte ad una cosa assurda, una cosa fatta a cazzo, una cosa all’italiana insomma. Io pago da 5 anni una montagna di soldi di tasse universitarie, non conosco nessuno che paghi meno di me e sta cosa mi è sempre risultata strana. Sono convinto che molta gente dichiari il falso, inserendo redditi riparametrati finti che tendono al ribasso per pagare meno le tasse. È giusto che ci siano delle categorie, chi prende meno deve pagare meno, ma chi truffa deve pagare il quintuplo. Non sono il figlio di Mohammed bin Rashid Al Maktum lo sceicco di Dubai, ma il figlio di due normali impiegati e sono 5 anni che pago tasse spropositate. Le cose sono due: o a Tor Vergata sono tutti morti di fame oppure molti dichiarano cose non vere ed io comincio a dare sempre più valore a questa ultima ipotesi. È folle quindi che famiglie che inseriscono dati non corretti e truffano pagano meno e poi hanno anche il diritto di partecipare a tali borse di studio. La mia più grande fortuna è quella di essere nato in una famiglia onesta e leale che mi ha insegnato questi valori prima di tutto. Io sono orgoglioso di non fare impicci, di rispettare le leggi e di non truffare niente e nessuno ma non posso tollerare che il reddito della mia famiglia non mi permetta di partecipare ad un bando al quale io ho diritto. Per chi ha un reddito basso c’è giustamente la borsa della Laziodisu ma non è ammissibile che anche quella libera della facoltà si rivolga solo a certe persone. Se il più bravo della facoltà è figlio di 2 chirurghi che guadagnano 10 mila euro al mese ciascuno, non ha il fottuto diritto di essere premiato perché è più bravo? Sì. Ora essere in una famiglia agiata può diventare un limite o un aspetto che ti taglia fuori da certe cose? Penso proprio di  no. Non posso accettare che qualcuno dica che il figlio del ricco non ha bisogno di questi soldi, il figlio del ricco ha gli stessi diritti degli altri e credo che anche lui abbia una certa soddisfazione nel vincere e ottenere 500 euro grazie ai suoi meriti e al suo impegno, piuttosto che nel rimediarli come al solito magari dal papi. Chi non ha le disponibilità economica ma ha grandi qualità deve essere aiutato affinché possa proseguire i suoi studi malgrado tutto, ma chi è benestante o ricco non può non essere tutelato, è ingiusto e anti democratico, sembra che il mondo si sia capovolto all’improvviso. La cosa paradossale e che persone che dichiarano il falso e pagano meno le tasse universitarie hanno poi anche la chance di partecipare a bandi in cui si vincono i soldi, perché giustamente risulta che il loro reddito è basso. Io mi incazzo per questa cosa, non esiste, è una clamorosa ingiustizia. Per anni potevano partecipare tutti a questa borsa, l’importante era essere meritevoli e aver un certo numero di crediti e una bella media, ora no. E allora diamo il via alla presentazione delle domande e che se la giocassero pure loro, una bella sfida fra finti poveracci, truffatori, scorretti e quei ragazzi che veramente prendono meno e trovano sul loro stesso piano i furbi d’Italia. Tifo per chi se la merita veramente questa borsa dato che io sono milionario e non posso partecipare, spero che vinca chi è onesto e rispetta le leggi, per chi invece ha deciso questo bando con certe clausole non può esserci nient’altro che il mio profondo disprezzo, io sono democratico, loro no.

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(Se fosse stato il più grande genio di tutta Tor Vergata, lui ad esempio non avrebbe potuto partecipare, per quanto possa non condividere le idee del padre, non sarebbe stato giusto)