La mia opinione sul campionato

Il turno infrasettimanale di campionato ha decretato la sconfitta del Milan a Roma e la conseguente “vittoria” della Juventus senza giocare. Guardando la classifica stamattina, queste sono state le mie riflessioni sulle prime 7 squadre del campionato.

Juventus: è in testa meritatamente e credo che buona parte di questo risultato sia da attribuire a Conte, l’uomo in più della squadra. Non avere impegni europei conta moltissimo, i bianconeri hanno una buona formazione, finora tutti si stanno esprimendo al top e i risultati aumentano la fiducia. Febbraio potrebbe essere decisivo: considerando il calendario del Milan, la ripresa della Champions, la partita in meno e lo scontro diretto, se la Juve dovesse chiudere questo mese con 5-6 punti di vantaggio metterebbe la prima mezza ipoteca sullo scudetto.

Milan: da inizio anno ripeto che non è la stessa squadra dello scorso anno e con questa frase intendo che sia peggiorata evidentemente. Il Milan finora ha fallito tutti gli scontri diretti perdendo in modo meritato (tranne nel derby), non sa più vincere partite difficili se contiamo anche la doppia sfida di Champions con il Barcellona. Alcuni dicono che vinca certe partite passeggiando, è vero, ma ciò avviene con avversari modesti, le gare importanti le sbaglia tutte e non è casuale. La squadra è meno determinata dello scorso anno ed è troppo Ibra-dipendente, detto questo continuo a ritenerla favorita per il successo finale.

Udinese: delle prime sette è quella che sta compiendo un altro miracolo. Senza tre pedine fondamentali (Zapata, Inler e Sanchez) è praticamente in vetta con grande merito. Guidolin sta facendo cose grandiose mentre Di Natale non può rimanere fuori dai 23 per l’Europeo per ciò che sta compiendo anche quest’anno. L’Udinese ha fatto dieci vittorie in casa su undici partite pareggiando la rimanente (con la Juve). Questo significa che 31 dei 41 punti li ha conquistati al Friuli, una marcia inarrestabile in casa che contrasta con i pochi punti ottenuti fuori. Solitamente un andamento così sproporzionato non permette mai di raggiungere l’obiettivo per cui si lotta.

Lazio: Reja è un allenatore di grande esperienza e sta facendo cose buone anche in questa stagione. Alla Lazio manca sempre quel gradino per fare il salto in avanti e questo è evidente ma ieri ha giocato una grade partita pur senza Klose. Il grosso problema è la rosa troppa ristretta considerando anche l’Europa League, la partenza di Cissè sarebbe stata opportuna solo in cambio di un discreto attaccante e questo non è successo. Il vuoto numerico lasciato dal francese peserà troppo, Rocchi e Klose non possono fare miracoli. La coperta troppo corta conterà molto nelle sorti laziali.

Inter: concordo con Sconcerti, il problema di questa squadra è la mancanza di equilibrio tattico in campo. Questo problema è dettato anche dall’età e da cambi non all’altezza, non si può pretendere ancora che Cambiasso e Zannetti corrano ogni partita facendo le due fasi tranquillamente, questo aspetto è testimoniato dall’incapacità attuale di reggere la formula con Sneijder e due punte contemporaneamente. Questo sistema non è più sopportabile dal centrocampo di oggi e le mosse di Guarin e Palombo credo proprio che vadano in questa direzione: gente di corsa e forza fisica per riproporre il trio offensivo. La cessione di Motta è stata giusta: meglio avere un giocatore normale con voglia e fame tipo Palombo, piuttosto che uno buono ma scontento e con la testa altrove.

Roma: se avesse un allenatore di calcio, uno con un pizzico di esperienza, sarebbe ad un centimetro dal Milan. La rosa e i giocatori singoli della squadra sono di buon livello, il mercato estivo è stato interessante, ma il problema è Luis Enrique. Passare da una squadra primavera del calcio spagnolo a un club italiano importante come la Roma è un triplo salto mortale che al 99% si paga a caro prezzo. Il continuo turn-over, i cambi in difesa e certe scelte tecniche lasciano tuttora sconcertati. Lamela è stato un ottimo acquisto, Totti fa ancora la differenza mentre Bojan è adatto solo per il calcio spagnolo. Un Guidolin qualunque avrebbe portato questa squadra a giocarsi quasi lo scudetto calcolando che non ha nemmeno impegni di coppa.

Napoli: è al settimo posto e non potrebbe essere in nessuna altra posizione. L’arroganza e la disonestà intellettuale di Mazzarri sfiorano ormai il paranormale, anche ieri sera si è lamentato per l’arbitraggio, peccato che dopo le due partite con l’Inter invece fosse tutto a posto. Il Napoli ha fatto un’impresa in Europa, in campionato sta pagando il doppio impegno. Punterà tutto sulla Coppa Italia che ha buone possibilità di vincere per conquistare un posto nelle coppe. A inizio anno si parlava di scudetto in maniera impropria, oggi si continua a tirare fuori la Fiorentina di Prandelli che nel 2010 arrivò agli ottavi di Champions e dodicesima in campionato. La mancanza di coerenza e di risultati sta caratterizzando la stagione alterna del Napoli.

La mia opinione sul campionatoultima modifica: 2012-02-02T18:50:17+01:00da matteociofi
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