Coming Back

Mercoledì mattina sono passato all’università, una visita di piacere che mi ha portato in aula t29 durante un esame di Letteratura Italiana. Mentre ero al primo banco a sentir parlare il professore, vedevo volti giovanissimi e nuovissimi entrare e mi sono soffermato su un fatto: “Mi mancano questi momenti?”. La prima risposta è stata no, poco dopo però approfondendo il ragionamento ho smussato la mia prima idea che si può tradurre con un: “Non sento la mancanza, però c’è qualcosa che sotto sotto ancora mi attira”. Non è passato pochissimo dall’ultimo esame, è trascorso quasi un anno, quindi il ricordo comincia ad essere leggermente sbiadito ma non così distante. A fine mattinata, dopo aver visto volti sconosciuti di ragazzi del 91-92 riflettevo sull’aspetto anagrafico, quando ero io una matricola eravamo nel 2006 e di tempo, ne è veramente passato. Ho riannusato certi momenti, ho rivisto nell’aria lo stress d’esame mischiato al caldo, quella frenesia e quei timori, quelle situazioni che amavo ma che non riesco oggi a rimpiangere troppo. In questi mesi, dalla mia laurea in poi, il momento tristezza/malinconia è stato veramente ridotto, credo che l’ultimo anno e mezzo in facoltà sia stato talmente sottotono rispetto ai primi 3-4 anni che abbia facilitato il mio distacco. Se me ne fossi dovuto andare dopo la triennale sarei morto, a febbraio 2012 è stato tutto diverso. Ho vissuto il meglio, ho preso in pieno gli anni migliori, le “serie” più belle. Oggi ci sarebbe ben poco per cui fomentarsi, non ho nostalgia dell’università, rimpiango semmai quei periodi in cui c’era un clima diverso, un ambiente straordinario, quando ogni giorno era un’avventura. Tornerei al 2008, mi piacerebbe rivivere quei momenti lì, sino al 2010. Il resto non troppo. Come dissi tempo fa, me ne sono andato nel momento migliore mentre la parabola iniziava ad essere piuttosto discendente, oggi avrei pochi stimoli dentro la mia facoltà. Non c’è più il contorno, non c’è più divertimento e quindi manca l’aspetto cardine dei primi tempi. Vedevo questi ragazzi mercoledì e dentro di me gli auguravo di rivivere ciò che ho amato io, un giorno forse, inizierò a rimpiangere anche gli ultimi mesi a Tor Vergata, ma per adesso non ci riesco ancora, anche se forse, il brivido di preparare un esame e l’atmosfera di una sessione un po’ mi manca…  

 

Frase del giorno

Paola: “Matteo è un filosofo ottimista”.

Se dentro una redazione ti definiscono così, mi sa che è un complimento…