Il 14 luglio

esami, università, ricordi, luglioIl 14 luglio negli ultimi due anni è sempre stato giorno di esami, dell’ultima sfida della sessione estiva. In entrambi i casi è coinciso con battaglie epiche, per difficoltà ed importanza, quegli ostacoli che appena superati ti spediscono in vacanza con un sorriso beato e superbo. Due anni fa affrontai l’ultimo modulo di Letteratura Italiana, l’anno di quel folle ciclo in cui bisognava sostenere 4 esami di letteratura (tutti nella stessa sessione) con programmi insensati e sconnessi fra loro. Il 14 luglio fu la volta del modulo di Caputo, il professore Preside della Facoltà. Il tema era la critica letteraria, quella parte della letteratura che mi fa vomitare, non mi è mai piaciuta e continua a non interessarmi. Fu un esame enorme, 6 libri tra cui roba come Mimesis. Arrivai a quell’appuntamento esausto emotivamente, i due mesi precedenti mi avevano tolto ogni tipo di energia mentale: il maggio del Triplete, i quattro esami precedenti, il viaggio a Vienna a fine giugno, i mondiali, tutta sta roba prima di tale appuntamento mi aveva sfinito. Ricordo il caldo mostruoso di quel giorno, l’attesa interminabile (7 ore abbondanti), un minimo di preoccupazione non essendo del tutto padrone dell’esame. Alla fine la Nardi mi mise trenta, non tanto per il mio orale ma quanto per i voti dei moduli precedenti che la inchiodavano. Mi disse che non sapevo scrivere e che voleva più che altro “premiarmi”. Libero da questa morsa celebrai la fine di questa tortura con un aperitivo nella facoltà ormai desolata, con patatine e succo di frutta in compagnia di Noemi, Ida e Valentina, tutti superstiti, stanchi ma felici. La sera iniziarono le mie ferie, la mia “Ricerca della noia” perché in quel momento avevo bisogno di rompermi le palle dopo 80 giorni esagerati, anche se quel mese, in seguito, regalò un’altra pioggia di brividi che permisero al 2010 di diventare l’Anno con la A maiuscola. Con la stessa camicia blu decisi di sostenere l’esame di Linguistica l’anno dopo, ossia il 14 luglio 2011. Era il mio penultimo ostacolo, l’ultimo vero duello considerando che quello successivo sarebbe stato in Storia della Gran Bretagna il 2 settembre, una parata festosa sui Campi Elisi e nulla più. Studiai il possibile, sapevo un po’ di cose, tutto ciò che era fondamentale, avevo fatto due ottime tesine precedentemente che mi davano già un bonus importante e non ero minimamente preoccupato di come sarebbe andata. Essendo scritto ero leggermente scettico come sempre su questa modalità ma alla fine risposi a tutto tranne che ad una domanda: scrissi ogni cosa, facendo collegamenti anche un po’ forzati e andai un pochino fuori tema. Fu un altro trenta, non so quanto meritato ma ipotecò la media per ottenere la lode anche alla magistrale. Avevo sconfitto il mostro che alla triennale mi bocciò per la mia prima ed unica volta.

Fu una soddisfazione vera per quel motivo in particolare.

Il 14 luglioultima modifica: 2012-07-14T12:28:28+02:00da matteociofi
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