Live from Budapest

Siamo arrivati a Budapest dopo un ottimo viaggio (1 ora e 20) macchiato soltanto dalla rappresentante massima dei coatti donne di Roma: una ragazza (ha 32 anni) utile per una puntata di Quark di Piero Angela. Tralasciando questo pessimo elemento, siamo stati accolti da un cielo coperto ma da un clima caldo e piacevole. L’impatto con la città è stato positivo, mi piace la compostezza del posto: bello, signorile per alcuni versi e non esagerato. Abbiamo preso possesso del nostro appartamento, una soluzione che mi ricorda molto il viaggio negli Emirati. Abbiamo la cucina, la lavastoviglie, la lavatrice, qualunque cosa in questo monolocale molto carino e centralissimo. Il primo brivido di giornata è arrivato però dal computer, dopo aver acceso il pc per provare il wi-fi in camera, ho visto nella mail che avevo ricevuto un messaggio di risposta da parte del Ministero dello Sviluppo economico al quale aveva mandato ieri il mio Curriculum rispondendo ad un loro avviso. Nella mail mi chiedevano di incontrarci domani, ho risposto di essere a Budapest e che sarò di ritorno venerdì. Ho così declinato il colloquio, rilanciando per la prossima settimana, domani spero di ricevere una nuova risposta, possibilmente positiva. Sistemato questo imprevisto, nel pomeriggio, ci siamo diretti verso il Bastione dei Pescatori dal quale si ha una suggestiva vista della città. Abbiamo percorso il famoso Ponte delle Catene e cenato da Bella Italia, come prima sera era opportuno andare sul sicuro. Nel ristorante nostrano mi sono domandato il perché debbano mettere sempre musica triste: Si può dare di più, Perdere l’amore, Infinito, perché? Se un italiano va la si deprime mortalmente ma questo è un elemento ricorrente in ogni ristorante italiano fuori dalla penisola. Comunque sia, tutto bene davvero, domani mattina visita all’Opera e poi al Parlamento.

 

Per stasera è tutto da Budapest, buona notte.