Non c’è il titolo, scusate. Era proprio a tirar via.

Insomma, archiviata l’esaltante parentesi del Sig. Catto, è iniziato l’ultimo segmento lavorativo dell’anno quello che conduce anche alle vacanze natalizie, a Roma e ad un break molto atteso.

Proseguono le numerose manovre relative al trasloco della redazione, un lavoro impensabile per la quantità di cose che coinvolge, ma siamo nella fase finale, e fra poco attraccheremo al nostro nuovo porto prima di scaricare il materiale, in senso pratico e non figurato e cominciare subito a lavorare dai nuovi studi.

Se a Montreal già ci sono bufere di neve qui all’Equatore torontiano il tempo tiene ancora, e difendiamo le temperature sopra lo zero in maniera agevole, seppur siamo pronti a tirar fuori presto i denti per sopravvivere e arrivare a Natale così.

È inevitabilmente iniziato il conto alla rovescia verso Roma, dopo sette mesi di lontananza, record storico per me, la voglia di riabbracciare casa e un po’ di persone è davvero tanta. Manca poco e questo poco volerà inghiottiti da mille cose e diverse scadenze. So bene di conseguenza che in un attimo mi ritroverò all’aeroporto diretto verso Francoforte.

E poi? Non ho niente da dire in fondo, ho comprato un po’ di regali per Natale, soprattutto per me, sull’Inter è meglio soprassedere, tanto avevamo previsto tutto l’otto agosto, le serate al Crocodile hanno ovviamente perso il loro spessore soprattutto a causa della stagione invernale. Che altro? Avrei da finire il racconto sulla mia estate iniziata e interrotto. Lo so, è vero. Lo finirò, ma non volendo scrivere una cosa a tirar via, tipo questa, voglio trovare il giusto momento che attualmente sembra non arrivare per il contesto e gli impegni.

Non c’è il titolo, scusate. Era proprio a tirar via.ultima modifica: 2016-12-06T20:07:01+01:00da matteociofi
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