Va bene lo stesso

Ieri pomeriggio è andato in scena l’ultimo atto della mia sessione invernale, con il tanto citato esame di storia contemporanea. L’amarezza di giornata è arrivata dall’impossibilità di fare il colloquio con la professoressa con la quale avevo già svolto la prima parte due settimane fa, così il mio orale l’ho dovuto fare con il docente titolare che personalmente mi esaltava molto meno. Non ero da 30 ne tanto meno da lode, pero nemmeno da 27, un volto che forse mi va un po’ stretto ma che ho comunque accettato di buon grado. A volte si può essere favoriti con qualche “regalo”, altre volte può capitare il contrario, l’importante è essere obiettivi ed evitare polemiche inutili o sterili. So di aver fatto bene, so di essermi impegnato e di avere una padronanza della materia più che discreta, per questo sono soddisfatto lo stesso. In tre circostanze però mi sono trovato in contrasto con il professore, nel primo caso sullo sbarco alleato in Italia, in cui io affermavo che era stato a Pantelleria a giugno e non a luglio (avevo ragione), ho provato ad esporre le mie ragioni in modo piuttosto educato ma c’è stato poco da fare. Per questo ho evitato di fare casino, pur essendo convinto delle mie affermazioni  anche riguardo i morti di Cefalonia e su un congresso di Mussolini avvenuto a Verona ma che il libro, a differenza di ciò che sosteneva il docente, non riportava minimamente. Detto questo, non mi lamento, ho fatto i miei tre esami come previsto, ho portato a casa un’altra lode, un 30 e un 27, sto a 145 CFU e laggiù vedo lo striscione con scritto FINISH che mi sta attendendo. Faccio i complimenti alla Bionda, che ieri, a me e al Drastico, ha dato una bella lezione, con un’altra prestazione formidabile. Adesso qualche giorno di pausa prima che ripartano i corsi del secondo semestre, mi riposerò il più possibile che per me è solo sinonimo di dormire, sono un po’ stanco perché la mia sessione è stata veramente lunga, di fatto è iniziata a fine novembre e da lì in poi, non ho aperto i libri solo durante i tre giorni a Venezia per capodanno.

In chiusura riporto la “scelta” che mi ha proposto una persona, mi ha chiesto infatti se preferivo prendere 30 a storia o vincere il derby domenica, onestamente non capisco come mi si possano fare ancora domande tanto assurde, se qualcuno avesse anche un mezzo dubbio la mia risposta è questa…

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