E’ finita (veramente)

Tornando da casa di Simone, oggi pomeriggio, mi è rivenuto in mente il post scritto diverso tempo fa (Tutto in anteprima 3/02/2010), quello in cui mi lanciavo in una serie di predizioni. Scorrendo con la mente i miei pronostici, mi sono reso conto di come finora non abbia sbagliato nulla, non avrò azzeccato niente di clamoroso, ma di certo non ho nemmeno fallito. La prima cosa di cui parlavo in ordine cronologico in quel post, penso sempre più che sia così, non andrà diversamente, anche se l’esito inevitabilmente non sarà a me favorevole. Questa è una mia convinzione e rimane tale, ma sono tutto sommato tranquillo, vivo una serena rassegnazione; in compenso mi rendo conto di come sia sempre più l’amichetto del cuore di tutto il mondo, più non voglio esserlo e più sono incastrato dannatamente in questo ruolo. Il fatto di essere serio e affidabile, mi si ritorce contro puntualmente, e pur provando a scappare dall’etichetta che mi è stata affibbiata non so dove e non so quando, sono ormai destinato a recitare questa parte. Tornando ai miei pronostici, quelli calcistici stanno prendendo una strada sbagliata, molto probabilmente la peggiore. Ieri mattina ho fatto un qualcosa che dimostra la mia resa totale: prima che si realizzasse materialmente il sorpasso della roma, navigavo sul sito della Ryanair per trovare una meta abbordabile e lontanissima in cui passare l’ultima domenica del campionato. Non voglio assistere alla più grande sciagura del mondo, per nessun motivo, per ora le destinazioni più papabili sono Saragozza o Liverpool. Il problema reale è che non ripongo più grande fiducia nella mia squadra, non siamo più in grado di vincere una partita difficile, e soprattutto non infiliamo due successi in campionato consecutivi da fine gennaio. La situazione è piuttosto preoccupante, il calendario non ci agevola, la stanchezza europea potrebbe incidere in maniera letale. Possiamo vincere tutto o perdere tutto, ci sono anche vie di mezzo naturalmente, ma io sono fottutamente spaventato e poco fiducioso. Scudetto o coppa? Scudetto tutta la vita per i prossimi duecento anni, non c’è paragone per quanto mi riguarda. L’ultima questione è legata al famoso e già citato Erasmus, ho vinto la borsa, ma la mia riluttanza verso  Hudding, non mi ha fatto accettare la meta svedese. Il “grande impiccio” con Malta, stava per avvenire, la borsa residua mi è stata assegnata, ma dei problemi con la corrispondenza degli esami e dei crediti, hanno trasformato l’iniziale entusiasmo in una pessima beffa. Il prossimo inverno starò ancora qui, addio Malta ed esperienza estera. In tutto questo, non parlo più (e continuerò a non farlo) con la persona a cui quattro mesi fa ho dedicato la mia tesi, è strano vedere come vadano certe cose, alcune dinamiche talvolta sono assurde, ma forse il bello è proprio questo. Detto ciò, come sottolineato all’inizio, sono tranquillo, forse è una sorta di rassegnazione inconscia, ma va bene così, non mi pesa troppo. Intanto ho comprato dei libri ed inizierò a studiare un po’ in vista degli esami di giugno, parteciperò al bando dell’università per la categoria “racconti brevi” e farò la domanda per la borsa di studio provando a rivincerla. Questa serie di situazioni, sdoganano definitivamente la celebre frase è finita!, io penso che sia così, anzi mi sento quasi sollevato da tutto ciò, ma come afferma Pasternak, “Nella vita perdere è più necessario che acquistare. Il grano non germoglia se non muore”.

 

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E’ finita (veramente)ultima modifica: 2010-04-12T22:10:14+02:00da matteociofi
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