La serata degli imprevisti (Parte 1)

Di serate bizzarre e particolari ne ho vissute più di qualcuna ma quella di ieri merita certamente un posto prestigioso nella hit parade. Da circa 10 giorni stavamo cercando di organizzare una serata da vecchi tempi con Paolo, Alessandro e Federico, alcuni dei miei amici di infanzia con i quali sono cresciuto giocando a pallone giù di sotto al cortile da mia nonna. Alessandro, di ritorno dal set cinematografico che lo ha portato in giro per l’Italia negli ultimi due mesi, ha lanciato l’idea di questa mini adunata e nei giorni successivi è scattata l’organizzazione che fin dai primi momenti ha palesato una serie infinita di difficoltà, soprattutto dal punto di vista della comunicazione. In 10 giorni sulla discussione fatta partire su Facebook ci sono stati 6 messaggi: persone che davano il loro assenso e poi sparivano, altri che lanciavano idee senza supportarle ed io che cercavo di tenere ad un certo punto i fili di una discussione surreale. Dodici ore prima dell’appuntamento tutti e 4 avevamo dato il nostro ok, ma nessuno sapeva l’appuntamento, l’orario, il posto e soprattutto se dovevamo vederci per cena o subito dopo. Alle ore 20 sono andato a citofonare a casa di Paolo e Federico che avevano appena saputo una notizia: Alessandro aveva fissato l’appuntamento per le 21.30 con un secco “pizza e birra” senza specificare il posto e nemmeno dove ci saremmo dovuti vedere. Alle 21 sono sceso in compagnia dei fratelli e abbiamo telefonato ad Alessandro che appena tornato non si sa dove ci comunicava l’intenzione di mangiare a casa un boccone, smentendo involontariamente l’appuntamento precedente. Dopo aver ricevuto una lunghissima trafila di insulti del tutto meritati abbiamo chiuso la conversazione con Alessandro, noi tre abbiamo deciso di andare a cena in attesa che il nostro amico ci raggiungesse terminato il suo pasto. Pochissimi minuti dopo aver preso tale decisione, all’incrocio fra via dei Durantini e via dei Monti Tiburtini, superato il semaforo siamo stati tamponati, o meglio, un deficiente con una Y10 ci ha tagliato la strada senza mettere la freccia dopo aver cambiato almeno 34 volte idea su quale strada prendere. La fiancata della macchina nera di Paolo ha subito qualche graffio, una freccia rotta ed un paio di righe che si sono tolte sfregando solamente la parte con la mano, ma la cosa più surreale doveva ancora succedere. Appena abbiamo parcheggiato la macchina siamo scesi tutti e tre con dei propositi anche piuttosto bellicosi, l’uomo in questione, un tizio sulla cinquantina con la moglie, si era nel frattempo fermato nell’altra strada dell’incrocio…

La serata degli imprevisti (Parte 1)ultima modifica: 2011-06-08T22:15:11+02:00da matteociofi
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