A dieci giorni dal campionato

 

Meno di due settimane e poi sarà nuovamente campionato. La Serie A è quasi pronta a scattare e dopo tre mesi di mercato, ritiri, amichevoli e chiacchiere è giusto fare un punto della situazione, analizzando brevemente l’estate delle squadre più importanti.

 

Juventus: dopo la conquista dello scudetto numero 78 (o 79, fate voi) hanno preso due attaccanti importanti, di livello e che migliorano senza dubbio il tasso tecnico della squadra. In Italia stravinceranno senza problemi, in Europa hanno come la scorsa stagione almeno 6 squadre davanti. Se succede un miracolo arrivano in semifinale di Champions. Di certo conquisteranno il terzo scudetto di fila, obiettivo già ampiamente strombazzato dato che nel dopo guerra i bianconeri non hanno mai compiuto questa impresa. Se accadrà sarà delirio, leggenda. I quattro di fila vinti dall’Inter erano di cartone, plexiglass e plastica, i loro sono autentici e sempre strameritati. Riguardo le stelle quest’anno hanno deciso di non mettere ne scritte ridicole sotto il tricolore e nemmeno mezza stelletta, insomma, alla fine hanno avuto ragione loro.

 

Milan: i rossoneri sono gente che amano la tradizione e la storia. Si vantano dei 4 capitani in 40 anni ma da pochi giorni possono ostentare il fatto che tutti i loro ultimi presidenti sono stati condannati per qualcosa. Dalle tragiche vicende di Andrea Rizzoli e Albino Buticchi, alle squalifiche sportive di Franco Carraro, Felice Colombo e Giuseppe Farina, fino alla condanna per bancarotta fraudolenta di Felice Riva per arrivare a Berlusconi. È pur sempre un traguardo da scriversi magari sotto lo slogan “Il Club più titolato al mondo”. Riguardo il mercato è arrivato Poli (milanista fin da piccolo), Honda arriverà a gennaio (anche lui rossonero dalla nascita), mentre Ljajic (tifa Milan fin da quando aveva 3 anni) lo hanno provato a scippare diversamente dagli ultimi anni, quando si presentavano alle trattative con due buste di patatine e tre crodini. Ah, questa roba non era per l’aperitivo ma l’offerta economica per il giocatore in questione.

 

Inter: il passaggio epocale è ormai alle porte. Moratti sta per cedere la società a PSY. È buffo pensare come una società del genere stia per finire nelle mani di un cantante sudcoreano che ha spopolato lo scorso anno con il suo tormentone Gangnam Style. PSY, che usa da qualche tempo lo pseudonimo di Erick Thohir, ha dato il via ad un processo di spettacolarizzazione del club. Anche il mercato ha seguito questo nuova tendenza e di conseguenza è arrivato Rolando dal trio Aldo, Giovanni e Giacomo oltre a William Wallace con tanto di kilt e rappresentato dal suo manager Mel Gibson. Per l’attacco invece si punta forte sul cane Peo Marameo, il pupazzo più amato da i bambini del Canton Ticino che guardano la televisione svizzera.

 

Napoli: Higuain non può fare bene quanto Cavani, per Benitez sarà dura migliorare quanto fatto da Mazzarri. Il divario con la Juve non penso si sia accorciato. Ciò che ha rovinato l’estate napoletana è stata però l’orrenda seconda maglia che ha scatenato una ribellione ed un profondo senso di ribrezzo. Presentarsi in campo con una maglia mimetica è tanto di cattivo gusto quanto fuori luogo.

 

Roma: dopo aver incassato tre no da parte di Mazzarri, Allegri e Guidolin, la dirigenza giallorossa ha deciso giustamente di scegliere un tecnico affidabile dopo le due figuracce con Luis Enrique e Zeman. L’idea di prendere il Sergente Pedro Garcia di Zorro è un segnale forte, non si scherza questa volta.

La delusione per la sconfitta in Coppa Italia ancora non è passata e gli americani hanno pensato di ingraziarsi ulteriormente la piazza con il folle restyling del logo che richiama i simboli falsi venduti sulle bancarelle oltre al tocco di genio finale sulla maglie, roba da seconda categoria. In attesa della Nike che firmerà le divise giallorosse del 2015, presentarsi con una maglia senza marca pur essendo prodotta dall’Asics in anonimato è qualcosa che in Italia non si era mai visto.

 

Lazio: nella sbornia della vittoria in Coppa Italia, a Formello si sono dimenticati nuovamente di rinforzare la squadra oltre a non comprare per il terzo anno di fila un attaccante da affiancare a Klose o per permettere al tedesco di tirare il fiato. A Lotito va bene così, lui non vuole lottare per traguardi diversi, si accontenta di far finta di essere in corsa per il terzo posto fino a febbraio prima di crollare e raccogliere 10-12 punti in 4 mesi. Detto questo, è riuscito in qualche modo a spostare la finale di Supercoppa in casa della vincitrice della Coppa Italia per la prima volta. Ha fatto qualcosa quasi di anti-costituzionale, ma ha aiutato il suo club.

 

Fiorentina: non capisco la fiducia e l’atmosfera felice che si respira a Firenze. Dopo essere stati scippati la scorsa stagione all’ultimo minuto, quest’anno sarà a mio avviso molto più complicato per i viola. Prendere Gomez e cedere Jovetic è qualcosa che ti lascia sempre allo stesso punto, vedremo poi se partirà anche Ljajic. L’Europa League è un peso notevole, non mi aspetto una conferma dalla Fiorentina anche se in panchina c’è un allenatore dalle grandissime capacità.