Live from Lugano

Oggi ce la siamo presa comoda, dopo due giorni piuttosto intensi. Dopo essere arrivato e aver visiato Como martedi pomeriggio, abbiamo superato il confine (“Chiasso è brutta perchè sembra Italia”, le parole testuali di Giorgia) e siamo andati ad un centro commerciale visto che pioveva. Ikea, Media Markt e la Coop. E’ piu forte di me ma quando sento l’annuncio in un negozio con la voce in italiano che parla di soldi, dicendo Franchi e non euro, mi sembra strano ma mi diverte.

Ieri siamo stati a Berna, tre ore di viaggio, un po’ di maltempo in autostrada ma nella capitale svizzera il meteo è stato buono. Visita alla casa di Einstein, poi al Parlamento, giro per le vie della città oltre all’immancabile Fossa degli orsi. Piccola ma elegante, Berna mi è piaciuta anche grazie ai suoi portici tipo Bologna.

Viaggio di andata e ritorno scandito da musica italiana anni 90 (a tratti triste-depressiva) che ha rievocato nei 300 km ricordi di infanzia e giovinezza.

Oggi non si sa, forse Lugano, forse no, forse tante altre cose. Il bello è questo.

 

Frase dei primi due giorni

 

Giorgia: “Mi sembrava che piangessi, invece ho capito che dormivi”.