Visitors

Dieci minuti per scrivere un post li posso pure trovare dai, anche perché fra un po’ ritorno in posizione e fino alle due non è che posso stare qui a pensare a troppe cose se non ai mondiali.

Allora, venendo a noi, pensavo che uno dei tanti disastri che ci ha causato il passaggio su WordPress è il fatto che avevo perso la possibilità di inserire l’opzione per le statistiche sui visitatori. Bene o male, sono riuscito a trovare questa nuova versione del Feedjit con tanto di bandierine, anche se la qualità è peggiore di prima poiché ad esempio non ti comunica come sono arrivati i lettori sul blog, non ti specifica quali parole magari hanno messo sulla barra di Google prima di inciampare nel blog stesso. Tuttavia, qualcosa segnala, anche se spesso con qualche imprecisione, per cui facciamo un attimo un quadro dei visitors di queste pagine.

Quando vedete la bandierina del Brasile da qualunque città, sappiate che non è Alfredo. Stavolta non si sa per quale oscuro motivo ma lui non riesce a connettersi ne con il mio blog, ne con quello di David. Con il nostro amico paulista abbiamo dovuto attivare una sorta di newsletter privata: quando scriviamo un post, facciamo copia e incolla e glielo mandiamo via mail, così non si perde nulla.

Tutte le bandierine da posti bizzarri, sperduti o esotici, è Gabriele che non risulta praticamente mai dalla Cina, si connette appoggiandosi su server internazionali, con impicci che non sto qui a spiegarvi ed entra da diverse località. È un uomo di mondo, si sa, i suoi ingressi lo testimoniano.

Il Gallo, veniamo al nostro fido compagno, lui risulta Italy, non Fiuggi, non Sora, Alatri, Anagni, Frosinone o Napoli, no, lui è Italy, perché è un italiano vero come cantava Toto Cotugno. La Bionda è invece il caso più spinoso, nel senso che spesso risulta da San Cesareo e gli osservatori più attenti comprenderanno l’ironia della sorte di questa coincidenza. Abita a 34 passi da casa mia ma risulta ben più distante, a circa 9 km.

Poi ci sono tutti gli altri, a parte mia madre in pausa pranzo con Internet Explorer come browser, e il collegamento da Gordola, Ticino – Svizzera che è facilmente comprensibile.

Nella lista dei restanti visitatori c’è quello da Reggio Emilia che legge quando torna probabilmente da lavoro visto l’orario, e si piazza davanti al pc per vedere quali brutture ho partorito e pubblicato. Quello che voi non sapete è che in realtà la persona in questione è Luciano Ligabue, sì, proprio lui, ora lo posso svelare, e dopo avermi contattato in privato grazie alla mail sulla colonna di destra, mi ha spiegato che ha preso da qui alcuni spunti per l’ultimo disco e continua a leggermi con piacere.

Tutte le maledette bandierine americane che vedete, fra cui quella celebre di Mountain View, sono in realtà dei bot, dei robot che entrano e indicizzano le pagine per i motori di ricerca, non è un gruppo di yankees che mi ama alla follia, è una roba tecnica.

Su altri visitors non so che dire, ce ne saranno tanti che non posso catalogare e molti di cui ignoro provenienza e profilo, quello che vedete da San Antonio, Texas (uno degli ultimi), è Marco Belinelli che dopo aver vinto il titolo NBA con gli Spurs e dopo aver allegramente festeggiato, voleva leggere qualcosa ed è venuto sul blog. Grande Beli, complimentoni.

Torno a vedere i mondiali, mi dovessi perdere mezza parola…ci si sente.

globo-bandiere