#DuePensieri

Pioveva, ora ha smesso. Forse ci siamo, forse l’estate decolla, nel frattempo il primo mese se ne è andato. Al fianco, in parallelo, scorre il Mondiale, festa infinita, show, spettacolo, l’esaltazione dell’unicità dello sport. Noi siamo già a casa, le bandiere ai balconi possiamo riavvolgerle e stiparle da qualche parte, fra 24 mesi torneranno utili. Speriamo.

Intanto ricominciano i drammi estivi, omicidi e killer che impazzano ma anche persone che impazziscono. I funerali di Ciro Esposito, folle commiato ed epilogo indecente per una partita, diventano lutto cittadino (a me sembra un po’ troppo) la famiglia invece, la madre soprattutto, si è dimostrata impareggiabile per dignità e dichiarazioni.

E poi? Be poi c’è Grillo che minaccia il giornalista di Repubblica, la Merkel che detta le condizioni, al figlio di La Russa procurano un’altra bella poltroncina comoda as usual, mentre per il concorso Rai come assistente ai programmi se hai preso 100 alla maturità ti danno 40 punti, con due lauree al di là del voto ne becchi 20 complessivi. Misteri. Sintomi di un paese che ama fare le cose al contrario, dove la meritocrazia conta sempre meno, a volte in maniera fin troppo evidente.

Però ci sono ancora cose belle tipo il ritorno del Winner Taco, risultato di un successone del web e della forza del cazzeggio, le giornate al mare, una tedesca in spiaggia con il sole che si spegne, il piede uncinato del Catto, la Lyca Mobile, la focaccia di Voltri che mi hanno portato oggi.

Non ci pensiamo su, non ci intristiamo, l’afa arriverà, il caldo vero pure, 48 ore e saremo al giro di boa di questo 2014, tutto è un divenire, come quando avevo 20 anni e passeggiavo per Calle Alemanes con le mie Tiger gialle e pensavo che in fondo Siviglia era un bel posto, anche per vivere.