Chiudete le valigie, si va a Spalato, Mostar, Sarajevo e Belgrado!

“Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina.”

(Sant’Agostino)

 

Ci siamo signori, il viaggio che citai per la prima volta al Gallo ormai quasi tre anni fa, prima di andare a correre sui go-kart, sta per cominciare. Poche ore ancora e poi sarà un volo EasyJet a portarmi sull’altra riva dell’Adriatico, precisamente a Spalato, così chiamata da Aspálathos, termine del greco antico con cui ci si riferiva alla ginestra spinosa particolarmente comune nella regione.

È tutto pronto, mi attende una notte praticamente insonne, ma il volo alle 7 con partenza da Fiumicino mi impone una levataccia, una camminata alle 3 per raggiungere la stazione Tiburtina e poi mi recherò in pullman all’aeroporto. Hotel prenotati, informazioni necessarie ottenute, appunti pronti, scarpe comode scelte con particolare cura, gli strumenti del mestiere sono tutti affilati e lucidi per dirla un po’ alla Ranieri. Ancora una volta, mentre molti rientrano io parto, una trend che per il quarto anno accade senza volerlo, evidentemente è destino che io debba andare controtendenza. Sono naturalmente entusiasta, contento di essere riuscito a organizzare questo tour, felice di partire e di farlo in solitaria. Credo con massima onestà che questo sia un viaggio da fare per conto proprio, al massimo lo avrei potuto condividere con David perché il Gallo è ‘nu piezz ‘e core, oppure con Alfredo il quale mostrò un particolare interesse verso la regione balcanica già ai tempi dell’università. Per il resto, va bene così. Niente confronti, libero di muovermi e di cambiare qualcosa in un programma che per forza di cose dovrà essere abbastanza rigido.

Spalato, Mostar, Sarajevo e Belgrado, attraverserò i Balcani dirigendomi nel cuore di questa macro regione tanto frastagliata quanto avvolgente per storia e diversità, terrore e poesia. Ogni giorno sarà un capitolo diverso, con la necessità di orientarsi quanto prima e di perdere poco tempo, individuando le stazioni dei pullman per il giorno successivo. Kilometri e paesi, religioni e colori, etnie e capitali, mi aspetto questo, con le sorprese che in un viaggio on the road non possono mancare. Parto da solo per la quinta volta in vita mia e rimango sempre più dell’idea che l’avventura solitaria abbia un fascino impareggiabile, il viaggio, forse, è proprio questo.

Dopo che troppe persone ultimamente si sono riempite la bocca con il mio slogan pre-partenza, è bene che questa frase torni in possesso del proprietario legittimo e unico, e allora:

 

CHIUDETE LE VALIGIE, SI VA A SPALATO, MOSTAR, SARAJEVO E BELGRADO!

 

“La Jugoslavia ha sei repubbliche, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo partito.”

(Tito)

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