A fall of shivers

Un po’ di tempo fa mi hai chiesto di scrivere un post che potesse raccontare questi tre anni trascorsi insieme; ho provato ad impegnarmi, a buttare giù due righe, ma niente proprio non ci sono riuscita.

Troppo spesso è la sensazione di non avere nulla da dire che mi blocca, e che mi fa rinunciare nel mio intento, la sensazione che nulla mi sembra così entusiasmante da meritarsi l’eternità su un pezzo di carta.

Le cose però cambiano e anche velocemente; e allora quando nemmeno te lo aspetti ti ritrovi a vivere un’emozione dietro l’altra…e sono tante, cerchi di custodirle gelosamente, ma crescono sempre di più, finchè ti sembra impossibile che il tuo piccolo corpicino possa contenerle tutte quante; hai paura di scoppiare, hai paura che qualcuna possa sfuggirti e così finalmente senti quel desiderio irrefrenabile di SCRIVERE, di fissarle per sempre.

L’ispirazione, l’illuminazione, il miracolo poetico…come lo vogliamo chiamare?

Non so dargli una definizione precisa, ma ciò di cui sono certa è che oggi questa mia musa ispiratrice sei tu! A darmi l’idea di questo post sono state sicuramente le emozioni di questi ultimi giorni, il brivido del grande esame finale, la commozione nel constatare che il primo fra di noi ce l’ha fatta e che piano piano tutti quanti ci stiamo avvicinando al traguardo tanto ambito.

-Sono in cima alla montagna- mi ripeto, ed irrefrenabile è il desiderio di voltarmi indietro; lo stupore è immenso quando mi rendo conto di quanta strada abbiamo percorso insieme, e finalmente, dopo tanto tempo, mi sorprendo di nuovo a sorridere.

L’ emozione di vederti uscire da quella porta, fiero della tua ennesima lode, distinto ed impeccabile nell’apparenza ( ancora mi chiedo come hai fatto a non soffocare con quella camicia a maniche lunghe), ma eccitato, infervorato, curioso nel profondo dell’anima per tutto quello che ancora dovrà accadere, mi spinge questa sera a parlare di te; ma non voglio raccontare del Matteo “universitario”, volonteroso, metodico, quello lo conoscono già tutti, io voglio parlare del Matteo “amico”, che pochi hanno avuto la fortuna di apprezzare.

Se torno indietro di qualche anno, e ripenso a quando ci siamo conosciuti o abbiamo parlato per la prima volta, mi sembra impossibile essere arrivati fino a qui, dove siamo ora: inizialmente credevo che l’unica cosa che potesse accomunarci fosse la passione per questa facoltà, che nel bene o nel male, entrambi avevamo scelto…beh direi troppo poco per far nascere un’amicizia!

Tuttavia con il passare del tempo, fianco a fianco, siamo riusciti a spingerci oltre le apparenze, oltre il pregiudizio, e a fare della diversità l’ingrediente principale del nostro rapporto: tu puntuale, io ritardataria nella vita; tu riflessivo, io impulsiva; tu realista, io inguaribile sognatrice; tu troppo giudizioso, io eccessivamente scapestrata! ma questo non ci ha fermato, anzi al contrario ci ha unito ancora di più.

Così hai smesso di aspettarti puntualità da me, e hai preso l’abitudine di occupare un posto in più la mattina per non farmi sedere a terra quando poi sarei arrivata; hai capito che il mio appuntarmi distrattamente gli esami da fare, su pezzi di carta trovati qua e là con un pennarello rosso, non mi

avrebbe portato tanto lontano, e così nella tua cartellina “speciale” hai creato una pagina in più, per

me, per il mio piano di studi. Presto hai capito che le smancerie non mi si addicevano…fiori, cioccolatini?nooo, sei lattine di cocacola sono state il regalo più bello e sorprendente che io abbia mai ricevuto!

Sabato scorso quando siamo usciti ti guardavo e dentro di me pensavo: – non esiste più acqua né fuoco, né il giorno e né la notte- le differenze che prima ci dividevano io non le vedo più! Adesso mi osservo e ritrovo in me stessa la tua riflessività, la tua sicurezza, la tua correttezza; poi guardo te e vedo spensieratezza, irrazionalità, pazzia, e mi piace pensare che, anche in piccola misura, possa avertela donata io.

Insomma non vorrei dilungarmi troppo, già l’ho fatto abbastanza; volevo semplicemente festeggiare il tuo ennesimo successo universitario, e mi sembrava carino farlo con quel post che ormai da tanto mi chiedevi di scrivere. Questo però è anche il mio modo per ringraziarti di tutta la pazienza e la disponibilità che soprattutto in questo ultimo periodo mi hai regalato…ti prometto, a buon rendere!

YOUR SPECIAL

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A fall of shiversultima modifica: 2015-01-04T14:55:02+01:00da matteociofi
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