Il blog, ora.

Credo che in maniera quasi inevitabile questo blog abbia avuto un’ultima recente evoluzione. Spesso sono le dinamiche esterne ed il contesto che delineano nuovi scenari ed anche in questo caso specifico sta andando esattamente così. I mesi in Canada sono stati importanti ed un continuo spunto per scrivere, non sono mancati sfoghi, resoconti e racconti relativi all’esperienza, è ovvio però che con il tempo, soprattutto da quando sono tornato, il blog stia vivendo una fase meno brillante. In realtà, e qui mi collego all’incipit, mi rendo conto di come sia cambiato il mio approccio verso queste pagine e di fondo sono contento di questa svolta.

Quando il tuo lavoro è scrivere e sei pagato anche e soprattutto per quello, deve attenerti a regole, principi e sfumature da tenere bene a mente. Sei libero ma ovviamente hai un margine di manovra preciso, una cura del dettaglio sempre presente, un’attenzione al lettore diversa.

Tutto questo fa sì che il blog diventi ancor di più un cortile nel quale fare quello che si vuole. Sempre più questo spazio diventa la mia cameretta dove sono libero, o “abbastanza” libero di scrivere ciò che desidero, con toni, frasi e parole su cui non devo stare troppo a pensare.

E quindi capita anche che il taglio torni a essere personale, più profondo, meno comprensibile ad un esterno, tutto questo perché ho il piacere di scrivere per me, solo per me. E così il blog è tornato ad essere spesso il luogo in cui riordino i miei pensieri, il posto in cui metto tutto a posto e mi chiarisco, l’angolo in cui sono libero e posso sperimentare, dire, ripetermi e non dover pensare necessariamente a chi leggerà e a quanto sono stato politically correct.

Il blog è questo, o meglio, anche questo, ci sono periodi diversi, e quello attuale dà a questo spazio un valore specifico, più intimo e meno legato a vicende che non mi appartengono.

Può piacere o meno, di certo è il mio e in questo preciso segmento, va benissimo così.

Il blog, ora.ultima modifica: 2015-08-28T05:57:24+02:00da matteociofi
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