Verso il traguardo: l’ufficialità

 

 

 

Facoltà di Lettere e Filosofia, mercoledì 16 dicembre, ore 9.00, aula T25.

Tesi in Storia della Gran Bretagna, “Clause IV tra Gaitskell e Blair: laburismo e riformismo”.

 

 

Candidato: Matteo Ciofi.

Relatore: Prof. Romano.

 

 

 

Commissione composta da: Barcellona (presidente), Bettoni, Colombati, Formica, Guardamagna.

 

 

 

Non devo aggiungere altro.

 

 

 

Su la testa, la gloria è a un passo.

Indicazioni

La settimana che sta per concludersi, ha lasciato delle indicazioni anche abbastanza importanti. Martedì c’è stato l’incontro con Mr.Romano, dal quale è emerso che il lavoro svolto finora è buono, ho appena terminato di scrivere le conclusioni e domani mattina, dopo un’ulteriore controllata finale, gli invierò l’ultima parte di questa tesi. Le due settimane appena trascorse, sono state però anche caratterizzate dal lavoro per letteratura italiana, due libroni da leggere ed una relazione da scrivere. In qualche modo ci sono riuscito, giovedì l’ho discussa in aula e posso ritenermi soddisfatto, o almeno posso dire di aver visto dei volti compiaciuti dopo la mia esposizione, e questo è buon segno.

Inevitabilmente, questa relazione, è stata un intralcio riguardo la tesi, però, alla fine, sono riuscito a superare anche questo impedimento che un po’ mi preoccupava. La serata di giovedì è stata caratterizzata ovviamente dal tacchino e dalle personali celebrazioni per il Giorno del Ringraziamento insieme a Gabriele, che è diventato ospite fisso quando c’è questo appuntamento. Ieri mattina invece, sono usciti definitivamente gli orari e le aule per la discussione della tesi, mi aspettavo un altro palcoscenico onestamente, ma è indiscutibile ormai che ogni cosa legata a sta vicenda, vada nel modo esattamente opposto ai miei desideri. Malgrado tutto, forse ci siamo, l’avvicinamento prosegue, ho ancora circa un milione e mezzo di cose da fare, ma nei prossimi giorni vorrei portare a stampare questa tesi, dopo, spero di potermi dedicare a tutto il resto.

Stasera intanto me ne vado alla festa dei comunisti, sarò un laburista fra i compagni, e la cosa fa sempre notizia, ma l’importante è scherzarci sopra e divertirsi insieme.

 

E sentire fa rumore. fa rumore camminare, fra gli ostacoli del cuore.

Presente e schierato

Lo diciamo spesso mentre scherziamo, il mondo si divide fra: schierati e non schierati. Questa è una divisione forse troppo drastica, ma appartenere al primo gruppo, lo ritengo assolutamente determinante. Senza il timore di poter esser smentito, io sono uno dei membri degli schierati, da sempre. Guardando alcune foto degli ultimi tempi, ieri pomeriggio, mi sono reso conto di un dato inequivocabile: in ogni cosa che abbiamo organizzato e fatto nell’ultimo anno e mezzo, io ci sono sempre stato. Che significa? Significa che non ho saltato un appuntamento, una riunione, un’uscita, qualunque cosa ha visto costantemente la mia presenza. Mare, lago, fraschette, uscite serali di ogni genere, trasferte lunghe come Verona e Venezia, più brevi come Fiuggi e Velletri, le varie tappe nel tour a casa dei nostri amici, io sono stato presente in ogni occasione. L’unica mia assenza si può ricondurre alla manifestazione dello scorso novembre contro la Gelmini, ma io non partecipai perché non condividevo la protesta e quindi disertai, anche perché la coerenza, ogni tanto, è bene salvarla.

Qualcuno potrà obbiettare che non sono mai mancato perché forse non ho nulla da fare, potrebbe essere vero, ma non fino in fondo, se si decide tutti insieme di fare qualcosa io poi ci sono.

Durante gli ultimi anni di liceo, facevamo addirittura la gara di chi era sempre presente, la sfida spesso si riduceva ad un duello, e i due contendenti eravamo solitamente io e Yussef, il quale vinse in quarto solo perché io fui costretto ad operarmi e venne a prendermi in giro anche mentre ero ricoverato.

L’anno dopo però, con appena quattro assenze, due delle quali causate dai denti del giudizio, mi presi la mia rivincita, all’appello io rispondevo sempre, non esistevano scioperi, compiti in classe, o problemi di nessun tipo; quella sedia dietro al banco era perennemente occupata. 

Fin da piccolo penso una cosa, credo che il fatto di “esserci” sempre e comunque sia fondamentale, gli assenti in realtà hanno sempre torto, ed io, preferisco schierarmi più che posso.

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Perché

Perché ieri ho pubblicato Half the world away? Perché nei primi versi delle due strofe, il personaggio, vorrebbe partire, andarsene, ma in qualche modo è legato. Il collegamento mi è venuto in mente mercoledì, quando sono andato all’ufficio Erasmus per Davide e Valerio ed ho conosciuto una delle responsabili del progetto, una certa Simona, che dopo aver sbrigato le questioni relativi ai miei amici, mi ha parlato un po’ più nello specifico del prossimo Erasmus. Le ho spiegato la mia situazione, raccontandole il desiderio di partire dopo aver ottenuto almeno la triennale ed ancor di più, la volontà di andare in un posto britannico per migliorare l’inglese. Le mete disponibili sono poche, Cardiff con un soggiorno spropositato, ed in alternativa Hull. La novità recente è che l’università di Tor Vergata, sta allacciando rapporti con Manchester per il dottorato, ma cercherà di “scucire” qualcosa altro, magari per la specialistica. Ecco quindi il collegamento, chi canta quella canzone è proprio di Manchester e vorrebbe scappare da lì, io invece, se ci fosse l’occasione, andrei via da qui per finire nel cupo nord inglese. Ho sottolineato subito, da bravo Scouser, che Liverpool è meglio di Manchester, però, l’ipotesi lanciata dalla signora Simona, è senza dubbio suggestiva. L’incontro si è concluso con una minaccia/esortazione della stessa, che prima di salutarmi e di farmi un in bocca al lupo per la tesi, mi ha detto: “A gennaio, ti voglio rivedere qui”.

Vedremo.

Parlando di cose ben più immediate ed importanti, vista la loro urgenza, martedì andrò da Mr.Romano a V.le Parioli per ultimare definitivamente questa tesi; giovedì invece, dovrò consegnare la relazione per letteratura italiana che mi sta creando un infinità di problemi.

Ci sarà da soffrire nei prossimi giorni, ma forse, potrebbe essere la settimana adatta per lasciare finalmente Dunkerque ed attraversare la fottutissima Manica.

 

Frase del giorno

Simona:”Dai, a Manchester c’è il Manchester Utd e all’aeroporto ti viene ad accogliere Ferguson!”

 

 

P.S. Enjoy your warmed up soup.