Date

Ci sono date che rimangono indelebili nella mente, altre che hanno segnato una svolta, altre ancora alle quali si è affezionati per motivi unici e personali. Oggi è 10 maggio, per tanti non avrà nessun significato, ma a me riporta indietro di ben nove anni, al 2001, a giovedì 10 maggio, quella sera, la Virtus vinse la sua seconda Coppa Campioni, e fu la prima data che ricordo di una lunga serie.

Sono passati sette giorni da gara4, partita che avevo visto con l’influenza e dove la Virtus era stata travolta dal Tau, situazione di 2-2 e quindi partita finale ancora una volta a Bologna. È la grande serata, dopo aver vinto la coppa Italia dodici giorni prima a Forlì, e aver chiuso la regular season in testa, la Virtus si gioca la sua quarta finale europea consecutiva. È una vera battaglia, gli spagnoli non mollano fino all’ultimo ed io vivo l’ultimo quarto praticamente spalmato a terra, soffrendo le pene dell’inferno. A due minuti dalla fine, una tripla di Ginobili allo scadere dei 24’’ fa esplodere il PalaMalaguti, il risultato si fissa sul 82-74, siamo campioni d’Europa per la seconda volta. Il giorno dopo, è l’11 maggio 2001, la data che non scorda più nessuno, come recitava un famoso slogan milanista. È venerdì sera, e si consuma una delle più grandi tragedie di tutti i tempi, seconda solo all’olocausto, Cernobyl, Torri Gemelle e 5 maggio. Si gioca il derby di ritorno, e dopo venti minuti, il milan è già avanti di due gol, grazie ad una doppietta siglata da Comandini. Il secondo tempo si apre con la rete di Giunti, alla fine il risultato sarà di 0-6, un punteggio che lascia tutti sotto shock e che impreziosisce definitivamente, una stagione ricca di orrori. La mattina seguente (12 maggio), a scuola, vengo ovviamente accolto da Vincenzo che esordisce con un “Buonasera da Wimbledon”, l’incubo di quella maledetta serata prosegue, e andrà avanti per anni. Come detto è sabato mattina, la sera, festeggiamo a casa i 50 anni di mio padre, e fra amici e parenti, gli invitati complessivi sono 47, una bolgia. Record di spettatori indiscusso, quasi 50 persone sparpagliate fra: salone, cucina, veranda e corridoio. Alla fine sarà una splendida serata, con una torta magnifica, un clima senza dubbio irripetibile e con il mio Nokia 3210 che riceve da Veronica the greatest sms ever. Il giorno dopo (13 maggio), domenica, l’Italia si ferma per le elezioni politiche, Berlusconi e Rutelli si sfidano, e per la seconda volta la spunta il Cavaliere. Il pomeriggio lo trascorro a Villa Borghese con i  miei compagni di classe, fa caldissimo e sembra di essere già in estate inoltrata. La mattina successiva (14 maggio), le scuole sono chiuse per le votazioni, e pertanto, è un altro bel giorno di festa che occupiamo con un nuovo giro tutti insieme, anche se stavolta ben più vicino. Passiamo un paio di ore in mezzo agli stradoni sotto la staz. Tiburtina, appena finiti ma non aperti ancora al transito delle automobili. La sera Berlusconi festeggia la sua vittoria, Veltroni batte Tajani per il Campidoglio e l’indomani si torna a scuola, ma di quel martedì 15 maggio, stranamente, non ho nessun ricordo.

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