Hydromania 2010

È stato un mercoledì bagnato dall’acqua, quella degli scivoli e delle piscine, dei tuffi e delle trecce. Ieri si è consumato il classico appuntamento estivo all’Hydromania, il parco acquatico alle porte di Roma, dove siamo stati accolti da una folla non indifferente, molto probabilmente, tutti i romani non in ferie erano lì. Giornata piuttosto calda e quindi perfetta per trovare refrigerio nelle diverse piscine, ottima la compagnia e brividi che come al solito non sono mancati. Una delle nuove attrazioni era il Big River, ribattezzato ovviamente anche Big Shiver, uno scivolo nuovo posizionato affianco a quello azzurro che si faceva in due con i gommoni. Dopo una fila che sembrava interminabile, lo abbiamo testato con grande entusiasmo e l’esito è stato decisamente positivo, personalmente lo preferisco a quell’altro. Escludendo il Kamikaze su cui non andrò mai più, lo scivolo più gettonato è stata la treccia giallo-verde che ci ha regalato il divertimento maggiore, anche per la velocità abbastanza elevata che si toccava nella discesa: tutto questo, ci ha spinto a fare quattro volte la fila pur di riprovarlo. Malgrado le tantissime persone, abbiamo trovato un buon angolo con ombrellone e lettini, uno spazio che ci ha permesso di godere anche di un discreto relax subito dopo pranzo e nel tardo pomeriggio prima di ripartire verso casa. Non sono mancati i personaggi di giornata, soggetti che hanno allietato ulteriormente il nostro soggiorno a bordo piscina, fra questi, alcuni devono essere obbligatoriamente citati. Oliver, bambino che ha fatto gavettoni a tutta la famiglia scatenando l’ira funesta di un suo coetaneo che è entrato in una serie di pianti senza fine; il Buzzicone, che pur pesando 452 Kg, appena ha sentito l’annuncio dall’altoparlante che era stato aperto il servizio tavola calda, si è precipitato ordinando una bella porzione di patatine fritte. Non bisogna tralasciare nemmeno la Bagnina Acida che ha polemizzato a distanza, o meglio alle spalle di Antonio (“Che fenomeno!”), l’Intrattenitore sudamericano che fomentava il pubblico nella piscine con le onde; ed il Cretino che dentro quest’ultime, ballava su una base rialzata credendo di ritrovarsi al Goa, mentre non si rendeva conto di come la vergogna lo stesse ricoprendo lentamente. Non è mancato il momento granita, situazione in cui il commesso ha fatto una serie di scenate fra il penoso e il provolone e anche l’angolo sala-giochi in cui mi sono esaltato con il basket, attrazione in cui ho buttato 3 gettoni, anche se ho fatto una bella figura, al punto che uno degli Stewart si è fermato a guardarmi. È stata una bella giornata, divertente e rilassante, peccato per i dissidenti che hanno perso una bella occasione saltando un appuntamento che ci rivedrà protagonisti ormai il prossimo anno, quando sarà Hydromania 2011.  

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