Luglio 1997…ottobre 2011

Luglio  1997, ottobre 2011. Per tutti saranno dei mesi qualsiasi, presi senza criterio in due annate a caso, ma non per me che trovo in questi due periodi uno straordinario filo rosso che li collega ed unendoli mi fa rivivere dei momenti assaporati e semplicemente fantastici.

È l’estate del ‘97, ho appena finito la quarta elementare e la voce di Ronaldo all’Inter prende sempre più corpo. Già a Pasqua si vocifera questo clamoroso botto di mercato, il Sabato Santo compro la Gazzetta nel bar di Sestri e leggo una dichiarazione del Fenomeno che parla di Moratti e di un portachiavi regalatogli dal presidente nerazzurro con una mezza promessa strappata per il futuro, qualora dovesse lasciare Barcellona l’Inter sarebbe la sua prima opzione. Passano le settimane e la trattativa parte realmente, l’Inter perde in modo drammatico la finale di Coppa Uefa con lo Schalke ai rigori a San Siro, finisce la scuola, parto per la Sardegna e mi godo la Coppa America seguendo il Brasile di Ronaldo sognando di vederlo in nerazzurro. Dopo un’estenuante negoziazione Moratti apre il salvadanaio e paga l’intera clausola rescissoria a Nunez, 48 miliardi di lire e porta il giocatore più forte e desiderato al mondo a Milano. Il Barça non vuole cedere, si appella alla Fifa che dà ragione all’Inter e così il 27 luglio Ronaldo sbarca in Italia e finalmente mi libera dal peso di questa trattativa che mi aveva coinvolto clamorosamente. A quei tempi Internet si poteva trovare negli uffici, in posti di lavoro, ma non a casa o non era certamente diffuso come oggi, tutto ruotava intorno a tv e giornali, la Gazzetta dello Sport che seguì l’affare minuziosamente divenne la mia Bibbia, i notiziari sportivi di Rai, Fininvest e Tmc furono i momenti che scandirono le mie giornate perché io ero lì appeso al teleschermo che cercavo di capire sviluppi e speravo che ci fosse sempre qualche aggiornamento positivo. Quattordici anni dopo sto rivivendo le stesse sensazioni anche perché molti fattori si stanno riproponendo chiaramente. C’è di mezzo il giocatore più forte del mondo (Kobe Bryant) c’è di mezzo la mia squadra (la Virtus) c’è una trattativa che si sta protraendo sempre di più, e poi ci sono io che seguo ogni ora l’evolversi della situazione con un certo stato d’angoscia. Bolognabasket.it e Skysport 24 sono i miei canali ufficiali dai quali cerco di carpire qualche news sulla vicenda con la speranza ed il desiderio di sentire qualche dichiarazione ufficiale importante, quelle che pesano e cambiano la storia. Oggi poteva essere il giorno, ma ancora ci sono degli slittamenti, Bryant in Italia resta una trattativa complicatissima, all’inizio era impossibile ora è probabile. Il lock-out dell’NBA sembra persistere e ciò aumenta le possibilità di vedere la stella americana a Bologna, nel frattempo io vivo con questo sogno e con la consapevolezza che sarà una cosa a tempo e limitata ma pur sempre un brivido di dimensioni enormi. Sono cresciuto con la Virtus di Danilovic, quella dei tre scudetti di fila, ho finito le elementari con il ritorno di Danilovic e la Virtus dell’accoppiata Scudetto e Eurolega, quella che vinse “le guerre mondiali” come ha scritto Enrico Schiavina. Subito dopo ho sognato con la Virtus di Ginobili, l’invincibile squadra in grado di vincere tutto in un anno, il gruppo del famoso Grande Slam del 2001 e ora sono qui con la nuvoletta di Bryant sopra la testa che mi accompagna durante ogni giornata da quasi un mese. Lo sport è magnifico, è spesso una valida metafora della vita ma soprattutto una magica regressione infantile, ho 24 anni e sto rivivendo le sensazioni di quando ne avevo 10 e sognavo Ronaldo. Non so se il colpo di Sabatini andrà a buon fine, se Bryant arriverà e la Virtus avrà un altro fenomeno nella sua leggenda, ma se ciò dovesse succedere, un giorno a mio figlio (che tiferà per le stesse squadre del padre ovviamente) potrò dire di aver visto giocare con le mie maglie del cuore due campioni inarrivabili, i più grandi per quelli della mia generazione.  

Luglio 1997…ottobre 2011ultima modifica: 2011-10-05T20:11:00+02:00da matteociofi
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