Buon Natale!

Appartengo ancora a quella ristretta cerchia di persone che adorano il Natale e lo aspettano con grande entusiasmo, in particolare da dopo l’Immacolata. Il 25 dicembre per me rimane la giornata più affascinante dell’anno, mi piace il suo alone di tradizione, la sua importanza e tutto ciò che rappresenta. Natale è la festa della famiglia per antonomasia, il giorno in cui ci si ritrova e non esiste impegno che possa tenere lontano nessuno da una tavolata condivisa con gli altri parenti. Fin da piccolo ho sempre vissuto con trasporto i giorni prima della festa e l’attesa spasmodica dei pacchetti già incartati in buste scintillanti sotto l’albero. Penso a Natale e mi vengono in mente i ricordi di quando avevo 5-6 anni, di quando la mattina del 25 era il teatro di un sogno che si avverava, il regalo desiderato, il giocattolo agognato ed inseguito che finalmente potevo avere fra le mie mani dopo averlo visto decine di volte nelle pubblicità alla tv. Ricordo le vigilie fatte a casa di Milly, quella del 98 a casa mia quando mi regalarono la maglia dell’Inter, la prima firmata dalla Nike che non mi levai fino a metà gennaio. Mi tornano in mente regali come la pista per le macchinine di Batman ambientata a Gotham City, il pupazzo del Gabibbo, la batteria per suonare, il primo cd degli Oasis, il giaccone dell’Aereonautica, le bustine marroni con i soldi delle nonne. Sono uno di quelli che apre i doni la mattina del 25, la sera delle vigilia mi concedo solitamente un pacchetto così per rallentare la frenesia. Il giorno di Natale ho sempre scartato i regali con mia madre e mia nonna, mio padre ultimamente se la prende comoda e si alza più tardi. Dopo tanti anni però, per la prima volta, stavolta aprirò i regali solo con mia madre, nonna non c’è, è a Genova da mia zia e questa assenza, seppur giustificata, peserà moltissimo, mi sembrerà tutto diverso e certamente un po’ meno bello. Il mio Natale preferito deve svolgersi a casa mia, sulla veranda, con una bella giornata di sole ed il camino accesso che alza ulteriormente la temperatura, sono un tradizionalista e il pranzo del 25 da un’altra parte non mi renderebbe contento così come lo sono quando vedo arrivare tutti i parenti verso le 12.30 da me. Adoro certe cose del 25: il clima, il profumo della veranda verso sera, la tombola e le partite a carte, ma soprattutto quella magia che in altri momenti dell’anno è impossibile replicare. Mi piace ricordare questi momenti e sono felice di essere ad un passo dal riprovarli, mi piacerebbe veramente che un giorno mio figlio provasse le stesse emozioni di quando ero piccolissimo e non vedevo l’ora che arrivasse la mattina per scendere dal letto, infilarmi la vestaglia azzurra e correre sotto l’albero con il cuore in gola.

 

Auguri a tutti: agli amici e ai parenti, agli internauti e ai lettori del blog.

Ci rivediamo il 27, Buon Natale di cuore.

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