“E’ Natale, non soffrire più…”

 

A parte il fatto che il disco di Adele 21 sta per superare (What’s the story)Morning glory? come album più venduto in Gran Bretagna dal 1990 in poi, e la cosa mi ha particolarmente indispettito anche perché “questa” può inventarsi tutto ma quel cd degli Oasis è a mio avviso il più grande mai fatto e soprattutto ha avuto un peso specifico unico nella Cool Britannia di metà anni Novanta, con il rilancio del Britpop.

Vabbé, detto questo, è ovvio che per la prima volta in vita mia arrivo al Natale senza essere attratto dall’atmosfera festosa. Tralasciando i tanto citati due mesi, veniamo pur sempre da un lutto avvenuto a metà novembre, per cui, trovare lo spirito giusto e farsi trascinare dal clima natalizio è impossibile. Non si può festeggiare quando vieni da certi fatti e lo stesso discorso vale per l’imminente Capodanno. Io di far festa non ho per niente voglia, per il primo anno non sento Natale e per me, capo dei tradizionalisti ed amante di questo appuntamento, è davvero strano. Spero che passi rapidamente, non mi interessa nulla, fosse per saremmo già al 7 gennaio. Peccato, ma la vita e ciò che ti accade e ti fa affrontare certi momenti con uno stato ben preciso, mi dispiace per Gesù Bambino e Babbo Natale ma a questo giro non siamo il quadretto familiare più bello da prendere in considerazione. Capiranno.

Comunque sia, scrivo questo post per fare gli auguri ad un po’ di persone e spero che possa essere per voi un memorabile 25 dicembre.

 

Buon Natale,

a Papà che non sta mai bene e a Mamma che sta un po’ meglio.

A Nonna che festeggia insieme a noi solo perché Zia è morta ed è tornata così a Roma.

Alle mie cugine che aspettano le feste per riposarsi e ricevere un bel regalone Hi-Tech.

A mio cugino che è già tornato a Seattle e lavorerà anche a Natale.

Buon Natale a David, che in fondo, non molla mai.

Ad Alfredo che il prossimo Natale lo passerà magari in pantaloni corti al caldo del Brasile.

A Gabriele che invece è tornato a Roma e celebrerà le feste con la sua famiglia.

A Antonio che è già campione d’Italia ed è pronto a salire in cattedra nel vero senso della parola.

A La Bionda che vincerà tutti i concorsi e che non fa mancare mai il suo costante supporto.

A Teoria che è tornata dall’America.

A Paolo e Christian che vivranno il loro ultimo Natale da semplici fidanzati prima di sposare nel 2013 le rispettive consorti.

A Andrea che mi fa sempre ridere.

 

Buon Natale a chi mi chiama ma non mi chiede mai come sto, a chi si preoccupa forse troppo per il sottoscritto, a chi festeggia, a chi crede e a chi non crede, a chi mangia, a chi non fa i regali, a chi va a Messa solo perché è il 24 sera.

 

BUON NATALE.

Secondo Wikipedia, “sono depresso”

 

Nemmeno a farlo apposta, ieri ho letto un libro in cui il protagonista muore nel bel mezzo di una storia d’amore e poche ore dopo ho visto un film su Sky in cui la protagonista viene uccisa da un tir, mentre è felice con l’uomo che ha inseguito ed amato dai tempi dell’università. È ovvio che non ho fatto nulla per trovarmi difronte a tali situazioni, rimane il fatto che mi hanno inquietato e hanno peggiorato ulteriormente il mio umore. Successivamente mi sono trovato sulla pagina di Wikipedia legata alla depressione dopo un percorso del tutto strano ed ipertestuale. Infatti ho scoperto che una modella inglese soffre di Lupus eritematoso, per capire cosa fosse ho cercato su Wikipedia e da lì il collegamento mi ha portato sulla pagina depressione. Voi direte che c’entra tutta sta cosa, ora ve lo dico. Per la mega enciclopedia on-line io sono depresso. In sintesi, questa è la descrizione che viene fatta:

“L’episodio depressivo maggiore è caratterizzato da sintomi che durano almeno due settimane causando una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. Fra i principali sintomi si segnalano:

 

 1. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno.

 2. Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno (anedonia).

 3. Significativa perdita di peso, in assenza di una dieta, o significativo aumento di peso, oppure diminuzione o aumento dell’appetito quasi ogni giorno.

 4. Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno.

 5. Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno.

 6. Affaticamento o mancanza di energia quasi ogni giorno.

 7. Sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa quasi ogni giorno.

 8. Diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi, o difficoltà a prendere decisioni, quasi ogni giorno.

 9. Ricorrenti pensieri di morte, ricorrente ideazione suicida senza elaborazione di piani specifici, oppure un tentativo di suicidio o l’elaborazione di un piano specifico per commettere suicidio”.

 

A questo elenco si aggiunge la seguente spiegazione:

“Per parlare di episodio depressivo maggiore è necessaria la presenza di almeno cinque dei sintomi sopra elencati”.

 

Io ho fatto il conto e ne ho sei. Quindi, secondo Wikipedia, sono altamente depresso, anzi per essere precisi, soffro di disturbi depressivi maggiori.

La scoperta mi ha colpito, soprattutto per il modo casuale in cui è venuta fuori. Comunque sia, ora che ne ho preso atto se dico che la mia fine è cominciata da domenica 28 ottobre tutti i torti non ce li ho.

L’ultimo post…?

 

Probabilmente mi accingo a scrivere l’ultimo post, prima dell’ultima cena, e dell’ultima corsa in palestra. Se tutto andrà bene, domani la profezia Maya cancellerà questo mondo e finirà ogni cosa. C’è ancora da capire se tutto accadrà stanotte oppure domani, perché a quel punto allora avremmo a disposizione ancora un po’ di ore. Sono contento che nel frattempo è tornato Gabriele, lo sono andato a prendere a Fiumicino, l’ho trovato bene, in forma, pronto a dispensare battute. Mi ha fatto piacere rivederlo, soprattutto in vista della fine del mondo, non averlo potuto salutare mi avrebbe intristito molto. A quel punto, dopo che eravamo arrivati a casa sua, ho proseguito a piedi e sono andato da mia nonna. Non poteva finire tutto senza un salutino a nonna.

Come ultima serata saremmo dovuti andare a Fiuggi, invece l’appuntamento è stato rinviato, così mi recherò a fare l’ultima corsetta e poi come ultima cosa da guardare, beh mi rivedrò la finale di Madrid, il più grande momento in assoluto e forse anche il momento in cui sono stato più vicino alla morte per quanto ho gridato.

Terminata la partita mi metterò a dormire, in attesa di vedere se succede tutto stanotte o domani in corso d’opera. Ho sempre detto che se avessi dovuto scegliere una morte avrei preferito o essere ammazzato durante una rapina per errore, scena da film americano, oppure su un aereo di ritorno da un viaggio, un po’ la fine del Grande Torino. Con mio enorme dispiacere invece dovrò passare a miglior vita inghiottito nel magma della Terra, travolto da uno tsunami planetario o ucciso da un asteroide.

Staremo a vedere, certo che se non dovesse capitare nulla mi dispiacerebbe un sacco, cioè io ci conto davvero su sta profezia, così risolvo in meno di 24 ore ogni problema. Se poi fosse tutta una pagliacciata (spero di no) allora mi auguro che il 21 dicembre chiuda il mio autunno nero non solo a livello di calendario. L’ultima volta che sono stato contento è stato il 21 settembre, giorno di San Matteo mentre tornavo da Budapest. Era l’ultimo giorno di estate, da lì in poi ho vissuto la super beffa del Ministero, mio cugino è finito su una sedia a rotelle e tutto il resto che ben sapete, ecco, mi auguro che almeno questa stagione finisca davvero e che l’inverno sia foriero di momenti migliori.

Vabè, se non ci risentiamo, è stato un grosso piacere, è stato bello finché è durato, se dovesse capitare, nella prossima eventuale vita, ho deciso che farò una tesi sui Maya, così, per omaggio,  per averci regalato comunque un grosso brivido.

 

Buona notte, anche se potrebbe essere l’ultima…

 

 

maya, profezia

 

 

(Come ultima foto, ho scelto questa. L’ultimo viaggio a Budapest).