Tanto per scrivere una cosa

Non è che non sto scrivendo, è che a dire il vero non ho molto da dire, se non che le settimane corrono in modo surreale, forse anche perché la GMG sta per cominciare e come qualcuno ha giustamente sentenziato “Queste sono le nostre Olimpiadi”.

Onestamente, dopo aver vissuto lo scorso Sinodo, 26 giorni di lavoro senza pause nulla può spaventarmi. Non sarò a Cracovia (e la cosa non mi addolora più di tanto per diverse ragioni, in primis una transvolata intercontinentale in meno) ma coprirò tutto da qui, ogni giorno dallo studio lavorando invece nel pomeriggio al coordinamento per lo show in inglese che andrà in onda alle 19.00

Posso dire che è una bella estate calda e che non ha davvero nulla da invidiare a quelle romane, ho deciso di comprarmi la bicicletta perché devo smetterla di coprire distanze paranormali a piedi come nulla fosse, e questa cosa mi esalta come un bambino di inizio Anni 90 in attesa di una BMX.

La spiaggia il weekend, il venerdì rigorosamente lo stesso bar, e poi il barbecue, il Canada è una monarchia parlamentare fondata sul barbecue per chi non lo sapesse, tutto è in funzione di quello, al punto che a volte penso “Sì, vabbè, ma vuoi mette un bel piatto di pasta?”.

In tutto questo, come spesso accade, gli ultimi giorni hanno portato una carrellata di notizie tutte in rapida successione: chi si sposa, chi si è sposato, chi lo farà a maggio prossimo e fra tre mesi, o chi è diventato papà per la seconda volta in meno di due anni. Tutti scatenati, in questa ridda estiva di unioni e passi significativi.

Io sono però più che altro turbato dalla vicenda Icardi, dall’attesa del calendario, dalla scelta degli abbinamenti per l’outfit per la prossima settimana, dalla bici, dal vivere il primo battesimo in Canada, dalla Lemonade e gli Slushies a 0.99 dollari in offerta da Harveys. Vabbè dai, senza nulla in mano sono riuscito a scrivere addirittura un mezzo post. Pensa te, Catto.

Tanto per scrivere una cosaultima modifica: 2016-07-23T19:07:32+02:00da matteociofi
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