Emozioni Scudetto

Certe emozioni non possono essere descritte, certi scudetti non sono facili da catalogare. Vincendo a Siena, l’Inter, conquista il suo diciottesimo scudetto, quinto di fila e supera il Milan (17-18). In undici giorni, è stata completata la prima storica doppietta nerazzurra, meritata, sofferta ed emozionante come non mai. È stata una domenica convulsa fin dal risveglio, il dubbio riguardo la partenza verso Siena, è stato alimentato da una serie di telefonate fino al no conclusivo, giunto poco dopo le 11.30. Anche i vecchi colleghi di mio padre, non erano riusciti a rimediare il tanto agognato biglietto per me. Ma quando sette minuti dopo l’inizio della partita, è squillato il cellulare, ed un biglietto per la tribuna d’onore era stato trovato mentre noi eravamo a casa, il drammatico pomeriggio, aveva già regalato la prima beffa. È stato un match vero, un Siena fin troppo combattivo, a mio parere in modo inspiegabile, e un’Inter che pur a fatica continuava a produrre palle gol, puntualmente sprecate. A metà partita, il vantaggio della roma, ed il nostro pari, mi hanno riportato indietro di due anni, all’epilogo dello scudetto 2008: stessa situazione, stessa paura e stessa angoscia. Proprio come due anni fa, all’intervallo, ho fatto ricorso al Lexotan, che non mi ha calmato minimamente, ma che alla fine è stato ancora di buon auspicio. Al gol di Milito, sono impazzito completamente, cimentandomi in un urlo che da solo è diventato boato, un’esplosione che sale sul podio delle mie più grandi e folli esultanze. Il resto della partita, l’ho vissuto con maggior serenità. Dopo il gol, mi sono sentito più leggero, con un peso nettamente inferiore sopra le spalle, e poi, al fischio finale, l’ulteriore grido di gioia, “Ancora noi, ancora una volta!”. Mi emoziono sempre quando vedo il Capitano commuoversi, ieri ancor di più, è fantastico vedere questo gruppo, stanco ma mai sazio, indistruttibile ed infinito. Hanno vinto i migliori, onore alla roma, ma questa Inter sta facendo qualcosa di unico, chi non rende omaggio ad una squadra così grande, temo che non possa parlare di calcio e di sport. Non penso che abbia vinto contro tutto e tutti, so solo che ha disputato una stagione magnifica; io non ci credevo, dopo Firenze, ho avuto tantissima paura, il timore che alla fine non si potesse portare nulla a casa. Siamo grandi, abbiamo un allenatore straordinario e campioni pronti ad ogni sacrificio, e poi abbiamo Milito, l’eroe silenzioso, il Principe che ha reso trasformato l’incubo senese in un’altra meravigliosa favola. Cari amici, queste sono emozioni, chi non è tifoso non può capire, chi dice frasi del cazzo come “Che te ne viene in tasca?”, “Che ti frega?”, “Loro prendono i miliardi e tu ci stai male!” è gente che un po’ mi intristisce, sono persone che non sanno, e forse vivono una vita molto più appannata. Che male c’è ad emozionarsi? Non si può essere felici per qualcosa che non dipende da noi? Devo essere contento solo se mi torna qualcosa in tasca? No, assolutamente no. La vita è fatta anche di questo, da emozioni e sensazioni pure, attimi come il gol di Milito, un’immagine che rimarrà sempre dentro di me. Sono momenti magici, momenti che ti rendono splendidamente felice. Sono sfinito, ma vorrei che questa stagione non finisse mai. Non si fa in tempo a vincere un trofeo, che bisogna pensare a quello dopo, stiamo vivendo qualcosa di cui renderemo conto probabilmente solo fra qualche tempo. Siamo interisti, siamo privilegiati, ci ritroviamo in un vulcano di entusiasmo da oltre un mese, ed è splendido così, credetemi.

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Grazie ancora ragazzi, abbiamo scritto la storia, ora, possiamo entrare nella leggenda.   

 

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Emozioni Scudettoultima modifica: 2010-05-17T21:42:00+02:00da matteociofi
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