Allacciamo le cinture

 

“…E mi rendo conto che il talento senza palle è inutile, anzi è deleterio… perché se sei idiota solitamente grosse occasioni nella vita non ti capitano, se non lo sei, qualche treno importante passa e la paura di salirci è sempre tanta…”

(8.4.2012)

 

Una domanda che diverse persone mi hanno fatto in questi giorni è stata la seguente: “Sensazioni?”. Puntualmente a tale quesito non ho saputo rispondere, non sono stato in grado per un motivo chiaro, non so realmente cosa aspettarmi da questa nuova avventura che inizierà domani poco dopo l’ora di pranzo. Comincia il mio stage, in un posto che dovrò imparare a scoprire un pezzo alla volta, da umile avventuriero, senza timori e con il gusto della sfida. Domani parte questo viaggio che durerà 3 mesi, poi vedremo, di certo l’esperienza che potrò maturare sarà tanta, conoscerò molte cose, farò pratica e mi calerò del tutto all’interno di questa dimensione, quella di una tv. Come detto inizialmente non so cosa aspettarmi, immagino che sarà una parentesi affascinante ed utile ma non riesco ad avere sensazioni chiare poiché non posso ipotizzare qualcosa che non mi ha mai minimamente sfiorato. Per questo, dico a tutti che potrò raccontare qualcosa al termine della mia prima settimana. Giovedì ho consegnato i documenti e quindi la parte burocratica è stata sistemata, ora bisogna mettersi al lavoro ed assaporare ciò che sarà. Saranno 90 giorni impegnativi, quelli che vivi in apnea, come quando bevi qualcosa in un sorso solo, non potrà essere diversamente. Sarà cosi, e la pressione sarà tantissima. Dimostrare il proprio valore in un settore nel quale non hai grande esperienza non è facile, ogni giorno dovrò dimostrare qualcosa in situazioni appena imparate. Per questo sarà fondamentale apprendere rapidamente e disimpegnarsi nel modo migliore: rubare con gli occhi, ascoltare e mettersi a completa disposizione. Ci sarà pressione per questi motivi, parto da zero ma devo essere all’altezza. Sento un po’ il peso di essere stato il prescelto, so come sono andate le cose e quindi so che qualcuno ha voluto puntare su di me: devo cercare di non far rimpiangere la decisione presa. Non mi sto caricando di nessuna ansia inutile, ma mi rendo conto anche di alcune dinamiche e poi, onestamente, non vedevo l’ora di rimettermi in gioco, di misurarmi e soprattutto di fare. In questi due mesi da disoccupato ho setacciato il web, nel cercare lavoro e impieghi ma ci sono stati anche dei momenti di vuoto e di noia. Forse mi sarò anche riposato, ma il desiderio di rientrare in pista a prescindere dalla gara era troppo forte e per questa ragione sono ben felice dell’opportunità. Speravo in un’occasione del genere, non credevo nemmeno che potessi ritrovarmi fra le mani un’opportunità così buona, ho fatto bene a rifiutare le prime proposte e i primi soldi, volevo fare altro, volevo fare questo, volevo continuare a seguire il mio istinto, le mie passioni e ciò per cui ho studiato.

Si parte, domani.

Allacciamo le cinture.

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