Ferragosto 2014

Per tredici anni – quelli della scuola – ho vissuto Ferragosto con una notevole dose d’ansia, sapevo che dopo il 15 iniziava di fatto il conto alla rovescia all’inizio della scuola, l’estate imboccava il rettilineo finale, la prima di campionato era ad un passo e bisognava andare in giro a comprare quaderni e penne. Nel periodo universitario Ferragosto ha sempre coinciso con il limite della vacanze, dal giorno dopo, di solito, riprendevo in mano appunti e testi per l’esame del primo appello di settembre. Tutto questo, in maniera piuttosto chiara, spiega il mio rapporto conflittuale con questa ricorrenza, diciamo che non ci siamo mai amati profondamente io e il 15 agosto perché ha sempre scatenato in me un fastidio palese.

Negli ultimi l’ho celebrato a fasi alterne, nel 2010 andai a Fregene con Gabriele, Giacomo e compagnia, il viaggio d’andata in treno e quello di ritorno in pullman si trasformarono in qualcosa al limite dell’assurdo, soprattutto l’incontro con la ragazza orientale che mi tirò in mezzo a un pasticcio clamoroso. L’anno dopo, fu la volta della gita a Spoleto, pranzammo nella cittadina umbra, incontrai il “Capriottide” a due passi dal ristorante ma ricordo quel 15 agosto con particolare beatitudine, penso sia stato uno dei momenti di maggior entusiasmo degli ultimi anni per una dozzina di motivi. Nel 2012 rimasi a Roma da solo, lo scorso anno sono andato a pranzo da mia nonna, l’indomani di Italia – Argentina, quella serata storica marchiata a fuoco dal fantasmagorico incontro nei bagni dello stadio con “Fettina”.

Quest’anno, come nel 2011, ci siamo spostati quasi tutti a Bolsena, in riva al lago, a due passi dal campeggio per il tipico pranzo di Ferragosto caratterizzato dal mio cinghiale al Barolo. Niente bagno, una passeggiata per le vie del paese e nel tardo pomeriggio rientro a Roma come tanti miei concittadini, quelli che in occasioni del genere vanno tendenzialmente o in Umbria o nell’alto Lazio a sperimentare qualche ristorante tipico suggerito da amici durante l’anno.

Avanti e indietro in giornata, poco traffico, quattro ore abbondanti di viaggio complessive trascorse a chiacchierare con mio zio ed un pensiero fisso: non so perché, ma a me il casello di Orte esalta in una maniera indecifrabile. Da sempre.

Archiviato Ferragosto, tutta l’attenzione del mondo ora si rivolge ovviamente alla prossima settimana, a mercoledì 20 e alla partenza per Spalato e il tour nei Balcani. È tempo di dare nuovamente colore a questo 2014 e il modo migliore è quello di immergersi in una roba del genere.

images670GSIH9

Ferragosto 2014ultima modifica: 2014-08-15T23:51:47+02:00da matteociofi
Reposta per primo quest’articolo