Settimana 2

Un’altra settimana lavorativa finisce dritta in archivio e stasera mentre rincasavo pensavo a quanto avrei pagato il primo giorno appena arrivato a Toronto per ritrovarmi dove sono ora, con due settimane alle spalle e una serie di cose già metabolizzate e fissate in testa. Bene, l’adattamento prosegue e come è giusto che sia questa settimana è stata più impegnativa della precedente ma soprattutto maggiormente proiettata alle prime responsabilità.

Prosegue il mio inserimento nel mondo di Broadview, in pochi giorni ho praticamente pianificato la scaletta e il palinsesto fino al 2 febbraio e questo mi è stato possibile anche grazie alla pazienza e alla disponibilità di Jeroen, tecnico e uomo dei bottoni della TV. L’altro giorno gli dicevo in italiano (lui lo parla meglio di avendo vissuto 10 anni a Roma) che sono felice di aver conosciuto finalmente in vita mia un olandese con il cognome che inizia per “Van”, un tratto distintivo netto soprattutto se sei nato e cresciuto sotto l’ombra di Van Basten.

Ieri pomeriggio c’è stato invece il primo drink, la prima bevuta in compagnia proprio in onore di Jeroen che saluta tutti e si trasferisce a Montreal, nell’altra sede della televisione. Locale adiacente alla redazione, luci soffuse, tetto che distava almeno 5 metri dalla mia testa e 9,90 dollari per una Stella Artois, insomma, nulla di sorprendente. Sempre ieri invece, al mercato di Lansdowne, dove mi ero recato per procurarmi una specie di pranzo ho avuto uno scambio di battute con un signore anzianotto che aveva più dita sulle mani che denti in bocca. Mentre mi aggiravo intorno al suo stand, una specie di macelleria, cercando di capire cosa vendesse di pronto, mi ha chiesto cosa desiderassi, quando gli ho risposto che stavo provando a capire bene la situazione viste le mie allergie mi ha chiesto: “Are you allergic to the pussy?”, mentre se la rideva per la battutona, ha ottenuto in cambio una risposta tanto pronta quanto inattesa, fra patriottismo e machismo ho sfoderato un bel “I am Italian, and you know, Italians do it better…”. Evidentemente era un Paisà e ha iniziato a parlare in italiano cercandomi di rifilare a tutti i costi salse, spezie, mostarde, i classici pastrocchi americani. Alla fine, mi sono fatto un panino con un paio di etti di non so che di maiale, mi ha regalato una salsiccia e me ne sono tornato in redazione soddisfatto.

Questo week-end spero di fare un giro downtown, vicino il lago, insomma, vorrei vedere un pezzo vero di Toronto, se il meteo me lo concederà, dopo aver fatto colazione con Inter-Torino mi travestirò da turista e mi inoltrerò nei meandri della capitale economica del Canadà, con l’accento sulla a, come dicono i Paisà.

Messaggio della settimana

Alfredo: “Comunque io lo so che se sta a sognà il Gallo: i tagliolini al limone. È il tipico sogno da Gallo. Mezzo trattoria,  mezzo esotico…lo sogna tutte le notti”

Foto della settimana

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Io e Noel Gallagher ci vediamo ormai ogni tre anni: 2006, 2009, 2012 e ora 2015. Il fatto che suoni a Toronto mentre sono qui e un’occasione che non posso non cogliere. Anche perché l’ultima volta che ci siamo visti, 13 marzo 2012, sembra una vita fa: mi ero laureato per la seconda volta da due settimane, avevo appena compiuto 26 anni, l’Inter giocava in Champions e …vabbé, lasciamo stare va, è meglio, altrimenti poi mi intristisco troppo.

Settimana 2ultima modifica: 2015-01-24T18:05:41+01:00da matteociofi
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