Un anno di blog!

Esattamente dodici mesi fa, nasceva questo blog, il post di esordio fu “Ancora un morto” dedicato a Gabriele Sandri, fatto di cronaca che stava tenendo banco in quei giorni. Un po’ per gioco, un po’ per curiosità è cominciata questa avventura che per diversi motivi mi ha coinvolto sempre di più. Ho scritto parecchio, 128 articoli non sono pochi, la media è di uno ogni tre giorni, ma quando inizio una cosa poi cerco di curarla e seguirla nel migliore dei modi, ed anche per il blog è andata così. Dopo un inizio stentato, questo indirizzo ha trovato diversi lettori, sabato ad esempio, sono state visitate ben 461 pagine, un dato importante che mi gratifica e che conferma il discreto gradimento che sto continuando a ricevere. Ultimamente ho provato a rendere il blog più vivo aggiungendo: foto, video e citazioni, cambiando diverse volte colori e sfondo alla home page, personalmente sono soddisfatto di questo “mio lavoro” che si è trasformato sempre più in un piacevole divertimento. Ci sono pochi commenti? E’ vero, ma so che non è facile per i semplici lettori che non mi conoscono, lasciare una propria opinione su dei post che, soprattutto negli ultimi mesi, sono stati spesso personali e quindi non facili da commentare per gli estranei. Ho scritto sempre ciò che mi passava per la testa, evitando particolari filtri, ma cercando di non esporre proprio tutto, e credo che alla fine questa sia stata una caratteristica apprezzata. Ovviamente devo ringraziare il mio gestore Alice (in questi casi sono molto aziendalista…), ma in particolare tutti coloro i quali sono passati qui, da chi ha letto mezza riga, a chi legge tutti i miei post attentamente, fino a chi ha lasciato un commento per farmi vedere che comunque era presente. L’ambizione rimane una, naturalmente, conquistare la coccarda di Blog del giorno, ammetto che ci tengo tanto, sarebbe una bella soddisfazione, una specie di coronamento, ma questo dipende soltanto da voi. Grazie ancora…e tanti auguri blog!!

 

I’M MAD FER IT!

La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno se non me stesso, mi sembra la soluzione più sensata.

 

 

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