I migliori…siamo noi

Esattamente un anno fa, era il 28.05.2009, pubblicai un post sul triplete del Barcellona, intitolato I migliori sono loro. A distanza di un anno, ho l’opportunità di scriverne uno simile, ma con una differenza non da poco: stavolta la squadra protagonista del Grande Slam, è l’Inter. Non credo che sia possibile trovare delle analogie fra i due club, ma è innegabile che entrambi i trionfi siano stati giusti e meritati. L’unico punto di contatto, è che nessuno avrebbe scommesso su queste due squadre al via della stagione. Il Barça stava iniziando un nuovo corso con un allenatore giovane al primo anno, e con ben sette uomini della cantera. Anche l’Inter non era certamente la squadra su cui scommettere, ma alla fine, i pronostici, in tutti e due i casi, sono stati ribaltati. Parlare di una stagione del genere non è facilissimo, il rischio è quello di non riuscire ad incensare tutti nel modo appropriato, ma è doveroso ringraziare i nostri eroi, in particolare qualcuno. Questa meravigliosa tripletta, ha le facce di quattro persone: Moratti, Mourinho, Zanetti e Milito. Il presidente è stato definitivamente ripagato per i suoi sforzi e per i suoi sprechi, finalmente, ha costruito una squadra formidabile e si può innalzare ai livelli di papà Angelo. Il mister, è stato l’artefice di questo gruppo granitico, ha gestito ogni situazione al meglio, ha fatto scudo ai suoi ragazzi e ha ammutolito tutti i suoi numerosi detrattori: ha vinto ogni cosa, il migliore è lui. Il Capitano è il simbolo di questa società, ha vissuto la nuova era Moratti e quindi le delusioni, i drammi sportivi ed i successi della rinascita; diventare campione d’Europa il giorno in cui festeggiava le 700 presenze con l’Inter, è semplicemente fantastico. Infine, Diego Milito, El Principe del Bernal, l’attaccante migliore del mondo, uno che segna in ogni competizione e in ogni categoria, per lui non esistono differenze, dove va, fa gol. Doveva rimpiazzare Ibrahimovic, alla fine ha fatto pure meglio del suo predecessore, decidendo le ultime “tre finali” con 4 gol; nella notte del Bernabeu, la sua stella ha brillato in maniera quasi esagerata. Questa Inter, è stato un inno al calcio all’italiana, imperforabile in difesa e letale in contropiede, ha vinto giocando bene e difendendosi a denti stretti, ma soprattutto, ha evidenziato per l’ennesima volta come dietro a ogni grande successo, ci sia sempre un grande gruppo. Lo spirito di sacrificio degli uomini di Mourinho è stato ammirevole, tutti pronti a lottare e a correre dietro chiunque, il simbolo di tutto questo è stato senza dubbio Samuel Eto’o, campione unico ed umile, determinante per i suoi gol e per la sua grande esperienza. Se tutti hanno avuto meriti infiniti, anche i tifosi hanno fatto la loro parte, hanno sofferto per anni e ora sono stati ripagati. Non dico che gli interisti siamo meglio degli altri, dico solo che hanno un cuore immenso e questa ostinazione, questo attaccamento, è stato ricompensato da un’annata magica. La partenza di Mourinho ci lascia orfani di un vero Special One, spero che arrivi qualcuno in grado di sostituirlo, magari Fabio Capello, ma a prescindere dal nuovo allenatore, sono convinto che questa squadra non sarà smantellata, ma rafforzata ancor di più. Abbiamo altre finali da giocare, in particolare quella di Montecarlo e poi a dicembre quella di Intercontinentale (mi piace chiamarla ancora così) negli Emirati. Il ciclo non è finito, anzi, siamo soltanto a metà di un capolavoro incredibile e le emozioni, così come i nuovi trionfi, sono lì che ci attendono.

 

Avete riscritto la storia e siete entrati nella leggenda. Grazie ragazzi, siete stati immensi.

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I migliori…siamo noiultima modifica: 2010-05-27T21:56:00+02:00da matteociofi
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