Perché svegliarsi?

Una trasferta che era iniziata con mille problemi per l’acquisto del biglietto, non poteva non rivelarsi ulteriormente carica di imprevisti e ricca comunque di brividi. Il primo intoppo si è manifestato immediatamente: alle 10, davanti ai cancelli chiusi della metro, sono venuto a conoscenza dei lavori che avrebbero bloccato il servizio da Rebibbia a Castro Pretorio, praticamente tutto la tratta che mi serviva. È iniziata così la prima corsa della giornata verso via Tiburtina per prendere un autobus e salire sulla navetta sostitutiva della metropolitana alla stazione. Con i minuti più che contati, sono arrivato a V.le Castro Pretorio e da lì è scattata la mia personale e straordinaria gara dei 400 metri, con un tempo record che mi candida di diritto per le Olimpiadi di Londra 2012, ho varcato l’ingresso di Termini con l’orologio che segnava già le 10.34. Lo scatto finale mi ha permesso di giungere al binario e di salire al volo con Gabriele che avevo già un piede sulla scaletta del vagone. Il mezzo miracolo ha scongiurato il pericolo e la beffa di perdere il treno e così siamo partiti alla volta di Bologna, destinazione raggiunta praticamente 4 ore dopo. Raggiunto il capoluogo emiliano, siamo scesi per fare due passi in attesa della coincidenza per Milano che sarebbe partita dopo oltre un’ora. Abbiamo fatto tappa davanti alla lapide che commemora le vittime della strage alla stazione del 1980 e poi ci siamo incamminati verso Via Indipendenza, adibita a mercato fino a P.za Maggiore. Qualche foto sotto il Nettuno e poi dritti verso le Due Torri; dopo una rapida sosta al McDonald’s, ci siamo accorti che il tempo a nostra disposizione non era più tantissimo, e così, accelerando la camminata, abbiamo percorso il tragitto dell’andata in senso inverso. Con il tempo che scorreva inesorabile, siamo entrati in stazione dopo un’altra corsa a perdifiato ma stavolta l’equivoco binario 3 ovest, ci ha messo fuori strada e abbiamo perso il nostro Regionale per Milano. Dopo aver capito l’inganno e l’errore in cui eravamo incappati, abbiamo ripiegato sull’Intercity: saliti a bordo abbiamo pagato la differenza ed il nostro avvicinamento alla partita è scattato ufficialmente. Raggiunto lo stadio in maniera abbastanza tranquilla visti i precedenti di giornata (siamo stati comunque costretti e lasciare il tram per prendere un autobus sostitutivo), abbiamo varcato i tornelli del primo anello rosso e siamo entrati nella sala buffet per la cena. Gabriele ha toccato l’estasi più profondo, in totale visibilio nemmeno fosse a Fiabilandia, ed ha espresso tutto il suo contagioso entusiasmo fin quando abbiamo deciso di fiondarci sulle tavolate imbandite…

 

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Perché svegliarsi?ultima modifica: 2010-08-22T23:09:00+02:00da matteociofi
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