Cinquanta sfumature di…

Alla fine non ho resistito alla tentazione. Non volevo scrivere questo post per non alimentare la popolarità di questo libro (sarebbe più corretto dire libri dato che si parla di una trilogia) ma poi mi sono piegato all’attualità. Senza dubbio, uno dei tormentoni di questa estate 2012 oltre a Gusttavo Lima e la sua Balada, è stato il libro Cinquanta sfumature di grigio, un romanzo erotico scritto nel 2011 dalla scrittrice inglese E. L. James.

Questo fenomeno letterario è sbarcato in Italia raccogliendo un successo incredibile: tutti ne parlano, tutti lo hanno letto e soprattutto tutti ne sono rimasti affascinati. In Inghilterra è diventato il libro più venduto di sempre, l’intera serie ha già venduto oltre 31 milioni di copie in tutto il mondo e i diritti sono stati venduti in 37 paesi.

Stiamo parlando quindi di un successo planetario, impossibile da sminuire. Un paio di settimane fa ho dato una sbirciatina a questo libro, lo sta leggendo mia madre in prestito da una sua amica che glielo ha vivamente consigliato. Leggendo qualche passaggio, in particolare le parti relative ai momenti erotici, ho capito il motivo per cui non sono attratto da questo filone.

Penso che il sesso sia un argomento che negli ultimi decenni, dagli anni 80 in poi, abbia iniziato ad assumere sempre più un’importanza rilevante, è entrato nelle nostre vite in maniera stabile e non solo come “pratica”. Tv, giornali, pubblicità, canzoni, qualunque cosa oggi punta dritto alla sessualità, con un’insistenza che personalmente non mi intriga. Come tutte le cose, la sovraesposizione rischia di allontanare la gente da ciò che viene pompato in modo esagerato, a me è successo questo negli ultimi anni. Vedere sesso ovunque, osservare continui riferimenti a questa sfera ad ogni livello, è un espediente che mi ha francamente annoiato, non ci trovo più nulla di interessante.

Leggere un libro che racconta di incontri erotici, giochini e pratiche insolite non mi attira minimamente. Arriverà un giorno, forse, in cui anche gli italiani prenderanno le distanze da questo modo pressante di infilare il sesso dappertutto. Dopo decenni di tabù, probabilmente, alcuni non sono ancora sazi e hanno spazio nel loro serbatoio per appassionarsi a questi discorsi.

A me non piace, non diverte e non affascina, sinceramente anche le battute o le barzellette sul sesso non mi hanno mai fatto ridere, non riesco a trovarci quell’aspetto comico e divertente, ma qui entriamo nel mondo privato dei gusti di ciascuno di noi.

Ho sentito parlare di questo libro in continuazione ultimamente, mi sono fermato all’apparenza e a qualche pagine estrapolata qua e là ma questa rapida lettura ha sollevato dentro di me delle riflessioni: questo genere letterario non mi cattura, forse perché la quotidianità calca troppo la mano su certi temi che alla lunga, anziché coinvolgere, spazientiscono le persone, me compreso.

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