Quello che sto iniziando a capire

 

Sono qui da 12 giorni ma ho come l’impressione di essere arrivato a Dublino nel 1998.

È stranissima la concezione del tempo che sto vivendo, queste due settimane scarse sono state molto lunghe, il giorno della partenza da Ciampino potrebbe essere per me qualcosa in bianco e nero.

Sto imparando a conoscere la città e la gente, in particolar modo il comportamento o l’atteggiamento di questo popolo. Finora non ho avuto particolari riscontri sul fatto che siano così socievoli o cordiali, di certo sono molto rispettosi, penso che mi avranno detto “Sorry” già in 50 occasioni ed in 48 era del tutto superfluo, almeno per me. Mangiano male, malissimo, non hanno il minimo senso di cosa sia un’alimentazione corretta, sono molto simili agli americani. Riguardo alla forte matrice cattolica posso dire che non si percepisce così clamorosamente, non è tangibile in ogni momento, tutt’altro. Ho visto più gente brutta che bella. Le ragazze hanno sempre qualcosa che non va, magari un dettaglio ma non hanno un fascino particolare. Poche persone con i classici capelli rossi, molti biondi e parecchi mori. Mi pare che le cose funzionino nel modo corretto, soprattutto i mezzi di trasporto anche se non condivido il fatto di dover pagare il biglietto per l’autobus in base alla tratta, mi pare una stupidaggine, così come i tram della LUAS (delle metropolitane in superficie) che non si incrociano mai e per prendere l’altra linea devi attraversare la città.

I costi sono maggiori rispetto all’Italia, per il cibo spendi sempre un po’ di più, stesso discorso vale per i già citati mezzi di trasporto. Bevono un sacco e questo si sapeva, il tempo è imprevedibile ma tendente al brutto, piove spesso e anche questo si sapeva, mentre ora sono molto curioso di vedere questo popolo in azione nella celebre festa di St. Patrick’s.

Il mio inglese? Dire che è già migliorato forse è troppo, il fatto di essere circondato da italiani o da persone che hanno una conoscenza inferiore alla mia non è il massimo, ma nel frattempo mi sto esercitando e soprattutto ampliando il mio vocabolario.

Riguardo al riposo e al sonno riesco a dormire bene, anche se devo riprendere quell’abitudine ad alzarmi alle 7.15 tutte le mattine, una routine che ho perso negli ultimi anni, da quando non vado più a scuola. Proprio stanotte, a tal proposito, stavo dormendo bene quando alle 5.30 ho fatto un sogno talmente bello che ero così contento da svegliarmi di soprassalto per vedere se era tutto vero. Con grande amarezza ho capito subito che era il mondo onirico, ma come spesso mi capita la persona che sogno la notte poi è particolarmente presente nei miei pensieri l’indomani. Ma stavolta non era necessario il sogno, perché è sempre con me, ogni giorno. Qui ancor più che a Roma.