Ma che voi che te dica…

 

Ma che voi che te dica direbbe Giancarlo, il romano medio inventato da me ed Alfredo questa estate. Che vi dico insomma, che stamattina è andata bene con i mezzi, meno stasera quando ho atteso 45 minuti e ho dovuto prendere un taxi per rincasare.

Il martedì è il giorno in cui si chiude il giornale che esce il mercoledì mattina, per cui c’è stato più lavoro e frenesia. Tutto molto bello però come direbbe Brunone Pizzul, bello al punto che mi hanno fatto anche una foto che dovrebbe servire in futuro per gli articoli del sottoscritto.

Alle 13 invece sono tornato agli studi della RTE stavolta con Paul e non con Michael sempre più mio paladino e idolo indiscusso.

Negli studi televisivi ho incontrato nuovamente tre persone del giorno prima che mi hanno riconosciuto e detto anche “You again man?”.

Io che conosco poco la tv irlandese mi sono domandato chi fossero certi tipi, poi mi sono fatto una mezza idea e ho provato a fare dei parallelismi con i nostri ma senza successo. Forse non me ne rendo conto, ma sono due giorni che bazzico comunque un salotto fin troppo buono, probabilmente non ne sono consapevole.

Comunque sia, ho visto gli studios da dentro, dall’alto, dalla regia (meravigliosa), ho visto un po’ della messa in onda e poi, in una specie di camerino dove stanno tutti gli ospiti del programma in attesa che questo inizi, mi sono bevuto un the pessimo.

Abbandonata la redazione mi sono recato al mio vecchio e caro pub di Dublino, il Dicey’s, che il martedì fa una giornata particolare, tutto scontato e birra a 2.50 euro. Qui, il brivido della giornata, Raul, un mio vecchio compagno di scuola è sbucato dal nulla con il suo immancabile sidro in mano e ci siamo salutati calorosamente.

Mentre tornavo a casa, prima della sòla del bus, ero sul tram e mi è venuta in mente una battuta di Battista, quella relativa al figlio che chiede i soldi al padre per il matrimonio, quella in cui il figlio dice appunto: “A papà, ma me pare che me stai a pija per culo” e lui: “Sì, però hai cominciato prima tu!”.

 

 

Ho già in mente il post di domani sera, mi fomenta l’idea ironica che mi è venuta.

 

E comunque sia, Chi tifa David Spera non perde mai, Chi tifa Matteo Ciofi, al massimo pareggia nel finale. Mi è venuta oggi mentre percorrevo Morehampton Road. Grande Gallo.