Un altro 16 dicembre nella “Matteo-Story”

Ciascuno di noi credo abbia una specie di intermedio, un momento in cui si ferma e magari fa parallelismi e confronti. Può essere la fine dell’anno, può essere magari a conclusione dell’annata lavorativa prima delle ferie estive, dipende insomma, per quanto mi riguarda invece il mio sbarramento è il 16 dicembre. La data non l’ho scelta io, è stata voluta dal destino e dagli eventi, perché bene o male in questo giorno qualcosa è sempre successo.

E’ così dal dicembre 2008, il famoso esonero di Storia delle dottrine politiche, con Alfredo, Antonio, PF e Plenti, il giorno del 30 e lode e dell’inchino, ma anche quello di Fermata che mi chiama dall’aeroporto in attesa del volo per Pantelleria. È stato un giorno straordinario nel 2009 con la discussione della prima laurea, nel 2010 mi aggiravo con la polo bianca a maniche corte per Dubai in attesa di rientrare ad Abu Dhabi per issarmi sul mondo colorato di nerazzurro. Fu interlocutorio nel 2011, ero infatti immerso nella stesura della seconda tesi e affaccendato all’ufficio eventi, fu un autentico giorno di merda nel 2012, una domenica pessima in un periodo drammatico. Andammo con mia madre a Viterbo visto che lì era ricoverato mio padre in attesa di un intervento. Se il 2009 rimane l’apice dei miei 16 dicembre, quello del 2012 è il punto più basso. Di certo è stato notevole l’ultimo in ordine cronologico: quello di dodici mesi fa, in redazione a Dublino, a tre giorni dal mio ritorno a Roma. Lì pronosticai che il 16 dicembre 2014 sarei stato a casa mia, e ora, mentre scrivo questo post, mi pare di aver avuto ragione.

Oggi è una giornata in cui non c’è nulla di speciale (o di triste fortunatamente) da vivere, è un 16 dicembre cupo e piovoso, invernale nella sua essenza. Con l’albero fatto e il presepe incantato, un martedì di passaggio, di attesa per quel che sarà.

Ieri sera prima di addormentarmi ho mandato un messaggio a David e ricordando la data gli ho scritto che il 16 dicembre a cui sono più legato rimane in assoluto quello del 2009. Quei momenti che poi ti ricordi in eterno perché segnano un passaggio, ma soprattutto perché un mix di emozioni e sensazioni come quelle capitano raramente, nel febbraio del 2012 non fu la stessa cosa per tanti motivi.

Sì, il mio 16 dicembre preferito rimane quello, senza dubbio, poi ci metto quello dell’anno dopo a Dubai, quanto al prossimo che dire? Io pronostico che starò a Roma comunque, ho questa sensazione, ma la differenza consisterà in quello che sarà successo nel frattempo.  

Un altro 16 dicembre nella “Matteo-Story”ultima modifica: 2014-12-16T13:04:50+01:00da matteociofi
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