Una domenica da Inter

Niente vittoria nel derby, niente scudetto e niente festa. Una tipica prestazione da Inter permette al milan di raggiungere il quarto posto e alla Roma di riavvicinarsi, domenica avremo a disposizione il secondo match-ball a nostro disposizione e non potremo assolutamente fallire di nuovo. Il viaggio d’andata è trascorso bene: ho studiato un po’ per l’esame, ho ascoltato le 20 telefonate del nuovo capogruppo vicario al Senato del Pdl seduto davanti a me, ma soprattutto non ho pensato troppo alla partita. Dopo essermi incontrato con i miei due amici siamo andati allo stadio e ho cacciato fuori 70 euro per un terzo anello che ne costava appena 14, ma davanti a San Siro non potevo più tirarmi indietro: io dovevo esserci per forza. La partita l’Inter non l’ha giocata, mancanza totale d’aggressività, motivazioni inesistenti ed alla fine il milan ha vinto meritatamente. Non mi è piaciuto l’arbitraggio, che a mio parere come all’andata è stato piuttosto unidirezionale e certamente non a nostro favore. Dal punto di vista del tifo e dello spettacolo delle coreografie anche stavolta non c’è stato paragone, quella rossonera non l’ho trovata per niente simpatica e soprattutto mal fatta. Una cosa mi ha stupito positivamente, ovvero la civiltà con la quale Milano ed i tifosi si sono avvicinati a questo appuntamento, il derby più importante che io ricordi. Tutti hanno vissuto la partita in maniera serena, mai una parola di troppo e grande rispetto anche dopo il fischio finale, una roba del genere a Roma non sarebbe mai accaduta. Con dispiacere devo ammettere che in questa città per tante cose dobbiamo ancora imparare molto e prendere esempio da posti che tradizionalmente non vediamo di buon occhio. Il viaggio di ritorno in macchina è scivolato via benissimo, nessun intoppo nonostante il grande contro esodo del ponte e a mezzanotte eravamo già tutti quanti a casa. Per domenica prossima ho le idee ben chiare: se mio padre riuscirà a procurarmi un biglietto partirò altrimenti vivrò la partita a casa mia. Resta il rammarico di aver fatto un viaggio a vuoto come l’anno scorso e di non aver potuto festeggiare questo campionato al momento migliore cioè in un derby. Malgrado tutto comincio a pensare due cose: o porto male io oppure sbaglio con precisione chirurgica i tempi, questa ultima ipotesi credo che sia piuttosto probabile considerando quest’ ultimo periodo.

P.S. Domani ho il pre appello di Storia dell’arte, è un esame che so di non aver preparato bene come avrei voluto ma io ci provo lo stesso, la tattica è semplice: limitare i danni domani e giocarsi tutto il 20 maggio quando ci sarà l’altro modulo.