Le cose buone di Dublino

 

Per una volta voglio essere clemente con Dublino e allora ho deciso di elencare tutte le cose che mi piacciono di questa città, o meglio, quelle che mi piace fare da quando sto qua.

Leggere Metro. Prendere il giornale prima di salire sulla Luas la mattina mi esalta parecchio. Dopo un’occhiata a tutto il quotidiano volo alle pagine finali dove evito come la peste la parte su Rugby, Hurling e Football gaelico per leggere le ultime dichiarazioni di Ferguson, Mancini, le lamentele di Benitez e i proclami di Di Canio o Villas Boas

Andare al pub alle 6. Questa rimane una cosa folle. Non credo di aver mai bevuto una birra al pub prima delle 10 in vita mia ma qui si ribalta tutto. Alle 17.30 certi posti si affollano, tutto è spostato di 4-5 ore prima. È strano ma ti ci abitui, l’importante è tornare per l’ora di cena a casa in uno stato presentabile.

Correre tra le ville. Da fine marzo ho ricominciato a correre e ho già un paio di percorsi in mente. Il mio preferito rimane quello che mi permette di percorrere Stillorgan Wood, in mezzo alla classiche villette, quelle con il giardino curato davanti ed il tagliaerba bello in vista. Amazing.

Andare da Tesco. Amo questo posto, quando vado a letto la sera e so che la mattina dopo andrò lì a fare la spesa mi addormento felice.

Avere la tessera per i mezzi pubblici. Sette anni dopo ho riprovato il brivido di prendere un mezzo con la certezza di non essere pizzicato da qualche controllore. Mi fa un effetto così strano viaggiare senza il timore della multa che quasi quasi mi annoio.

Tra Milltown e Windy Arbour. Ogni giorno passo qui con il tram e tra queste due fermate c’è un prato enorme, una classica cosa irlandese. Lo guardo sempre e mi affascina, lo guardo con lo stesso piacere con cui scruto la città quando faccio il curvone fra San Cesareo e Monteporzio. Quante volte ho fatto quella strada, quanto volte il mio occhio è finito li, in mezzo i palazzoni della periferia…

L’estate dentro casa. Fuori farà freddo, ma dentro il mio appartamento mi rifaccio con gli interessi. I termosifoni non sono mai andati sotto i 25 gradi e questo mi permette di girare in t-shirt. Se poi devo mettermi per uscire: piumino, sciarpa, cappello e due paia di calzini, è un altro discorso.

 

 

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