Come prima, più di prima

 

Vi ho risparmiato un sacco di cose. Vi ho risparmiato innanzitutto il nulla, la ripetitività, vi sareste annoiati, infastiditi, avreste sbadigliato, avreste detto: “Che palle questo”, insomma, ho avuto pietà di voi, quindi ringraziatemi.

Non ho scritto per un mese abbondante, avevo deciso di smettere, sentivo di farlo e così è stato. Ero convinto che non avrei avuto nulla di interessante da dire e così è stato, ogni volta che prendo una predizione su di me sono sempre molto contento. (niente “e così è stato” già l’ho detto due volte)

In questo mese non ho fatto nulla. Non avrei avuto davvero niente da scrivere se non argomenti inutili: la Confederations Cup? Il non caldo di giugno? La crisi? Il Processo Ruby? Thohir? Tutte cose noiose e di poco appeal.

Era il caso di riprendere fiato, di allontanarmi un attimo. Era utile e necessario. A quel punto però, già che c’ero, ho reso il blog privato, nessuno poteva accedere se non io. Il blog era in pausa, non era aggiornato e nemmeno mi andava che qualcuno andasse a leggere i post vecchi. Capisco che di estate ci si abitua alle repliche dei telefilm in TV ma anche le cose datate dovevano andarsene in vacanza.

In 6 anni è la prima volta che c’è stato uno stop del genere ma continuo a pensare che fosse una mossa giusta.

È altrettanto giusto tornare, anche senza un motivo preciso: il blog deve esserci tralasciando specifiche ragioni, c’era e deve continuare ad esserci. Punto.

Sarei voluto tornare con un sacco di cose da raccontarvi ma mi dispiace deludervi perché non ho nulla di tutto ciò.

In compenso la veste è cambiata, dopo sei mesi anche una spolveratina alla grafica era opportuna, un’idea che si è materializzata su un header autoprodotto e piuttosto esplicito. Un sommario vero, ogni punto, ogni stazione, ha un suo significato e se avrete voglia potrete trovare tutto ciò.

È curioso anche il fatto che in questi giorni, in maniera del tutto casuale, ho saputo di avere avuto dei lettori di mia conoscenza che non avrei mai pensato. Più che piacere mi ha fatto sorridere la coincidenza: blocco il blog e la gente me ne parla.

Qualcuno ha parlato di Lato B per questo spazio, non so se si può definire effettivamente così. Potrebbe anche essere visto che una volta nel Lato B delle cassette c’erano le canzoni meno famose, di fondo meno belle.

Raccontare cose superiori per emozioni e fascino a quelle degli ultimi anni e quindi dell’ipotetico Lato A è impresa ardua, a mio avviso impossibile ma intanto era il momento di riprendere le fila del discorso e di tutto l’Ambaradan come direbbe Zampetti.

Come prima, più di prima.

 

Frase della settimana

Antonio: “Crea più problemi il tuo blog che quello di Beppe Grillo”.

 

 

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