Perché

 

No ma il fatto è che poi arriva un punto nella vita in cui devi iniziarti a dare anche delle risposte. Magari non su questioni esistenziali, ma riguardo aspetti pur sempre importanti. E allora, a 26 anni, è il momento di spiegazioni e di soluzioni ai perché.

 

Perché non hai mai letto la Bibbia?

Non è vero. Ho iniziato a leggerla tante volte e poi mi sono sempre fermato. Un paio di anni fa ho riprovato ad aprire questo discorso ma dopo una quindicina di pagine ho capito il perché non sono mai riuscito a leggerla. Non mi piace, ed il motivo è uno: è un libro fondamentalmente di storia antica e mi annoia proprio come tutti i tipi di storia antica. Per la stessa regione ho evitato in 5 anni di università di fare esami di Storia Romana o Greca. Amo quella contemporanea, o meglio, dal Risorgimento in poi. Fatemi leggere le guerre di indipendenza, Garibaldi, Churchill, El Alamein, la crisi del 1929 ma non cose vecchie.

 

Perché tifi per l’Inter?

Non lo so. E’ come chiedere ad uno perché si è innamorato di una certa persona. Non c’è risposta, sono sensazioni, sentimenti, brividi. Non sono cose che si spiegano. Diciamo che quando vedo i giocatori dell’Inter uscire dal sottopassaggio ed entrare in campo da 20 anni a questa parte, sento una cosa allo stomaco, quando vedo le altre squadre non mi succede.

 

Perché non ami gli animali?

Qualcuno pensa questo, lo so. In realtà tutto nasce da quando nel 2008 ammazzai inavvertitamente e casualmente un uccello in veranda che si era infilato sotto la tenda. A David questa storia fa molto ridere, Saretta voleva denunciarmi alla LIPU. Gli animali mi piacciono ma sono pigro. Pigro nel senso che non li accarezzo mai altrimenti poi devo andarmi a lavare subito le mani (mi pare giusto) e non ho voglia. Ho lavorato con cani e gatti per tre mesi lo scorso anno, non ho nulla in contrario. A casa non avrei lo spazio per tenerli e poi sono troppo egoista, penso e mi occupo troppo di me stesso per prestare le giuste attenzioni e cure ad un animale.

 

Perché non hai fatto la cresima?

Fatta la comunione dovevo ricominciare subito catechismo come tutti i miei amici ma non l’ho fatto. Avevo dieci anni e mi presi un anno sabatico, ero già un Guardiola insomma. Passato l’anno ho lasciato stare, anche perché non mi interessava e perché sono pigro (ve l’ho detto). Ai miei genitori importava relativamente, mi hanno lasciato libero come sempre e la questione è finita lì. La farò un giorno se mi dovessi sposare e mia moglie decidesse di celebrare il tutto in chiesa.

Lo farei solo per lei.

 

Perché hai un blog?

Perché mi piace scrivere, perché mi permette di sperimentare, perché è un archivio storico di vicende, momenti e sensazioni, fra qualche anno avrà un valore notevole. Non scrivo per essere letto, lo faccio per me. I primi giorni che ho riaperto il blog e non avevo visitatori ero molto più contento di ora. Un milione di visite o zero, per me, è uguale.

 

Perché vai a correre?

Questa è la domanda più difficile. La risposta non so se sia quella definitiva ma correre è uno stranissimo piacere. Forse non è nemmeno piacere. A me permette di isolarmi, corro e penso. Mi allontana da tutto, mi purifica. Quando finisco la corsa sono sempre soddisfatto.

 

Perché ti lamenti sempre?

Non è vero. Per alcuni aspetti devo recitare una “parte” e poi tendo a lamentarmi sempre da solo. Ho grande rispetto degli altri ed evito di annoiare loro con le mie lamentele. Sono noioso a me stesso immagino quanto potrei esserlo agli occhi degli altri. Ma non mi lamento mai senza motivo.

 

Perché ti piace viaggiare?

Ma perché è una metafora di vita. Viaggi e scopri, vedi, impari, annusi, ti meravigli, dai un’idea concreta a ciò che hai magari immaginato per anni. Ti apre la mente il viaggio, non la vacanza. Sia chiaro. E poi ogni viaggio nasconde e svela cose che non avresti mai pensato. Viaggiare è un investimento che fai su te stesso, ogni volta che sali sul volo di ritorno sei più ricco. Dentro.

 

Perché non ti piace vivere a Roma?

Premessa: Roma è la città più bella del mondo, non è un’opinione, ma è un dato di fatto. Oggettivo. È meravigliosa per i turisti, un disastro per chi ci vive. Ogni volta che vado all’estero e torno qui capisco che siamo indietro veramente e soprattutto percepisco come Roma non sia per niente una capitale europea. Non sento oltretutto quel senso intrinseco di Romanità, sono un mezzo sangue, non sono un romano verace. In compenso però, mi sento molto italiano, fiero di esserlo.

 

 

Tormentone

“Lavora, studia, è furbo, è un leader carismatico, ora corona un paio di sogni…lui sì che ha capito tutto, altro che…mica è ‘n cojone come me…”

 

 

perchè, risposte, riflessioni

 

(Una delle foto dell’anno. Io e Chicco al matrimonio di Paolo. L’uomo, il Mito, la Leggenda).