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(Chiudete le valigie, si va ad Abu Dhabi!)

Se il 16 dicembre dello scorso anno, pochi minuti prima di discutere la laurea, mi avessero detto che 12 mesi dopo mi sarei ritrovato fra Abu Dhabi e Dubai al seguito dell’Inter per l’Intercontinentale, avrei accettato un bel 105 e me ne sarei andato a casa felice e contento. La vita è strana, non c’è un cazzo da fare. Poche ore ancora e poi sarò in volo verso gli Emirati per coronare il mio sogno di quando ero piccolo, vedere l’Inter ad un passo dalla conquista del mondo. Sono un brivido che cammina, credo di non essere mai stato tanto entusiasta per un viaggio, forse perché in questa avventura si sommano una serie di elementi che rendono tutto favoloso. Un anno fa non ci avrei mai creduto, adesso invece, dopo mesi di successi ed emozioni siamo all’ultimo gradino di questa scala. Vivo l’entusiasmo puro e stanotte credo proprio che farò molta fatica a prendere sonno. La valigia è quasi pronta, buttarci dentro roba estiva quando qui fa freddo, piove e la temperatura supera di poco lo 0 è un vero spasso. Ieri sera, prima di addormentarmi, ho riguardato per bene la guida e già so cosa dovrò andare a vedere, perché il bello di questo viaggio è il fatto che l’Inter è un pretesto, una scusa validissima per un vacanza di una settimana in luoghi straordinari. Sento un’emozione strana, fondamentalmente non mi rendo troppo conto della situazione, sono ultra eccitato, punto e basta. Di gente fomentata e matta al mondo ne ho vista, ma uno che raggiunge il mio livello, uno che si fomenta come il sottoscritto, mi dispiace, ma ancora non l’ho trovato. Molti dicono che sia l’ultimo atto di un ciclo fantastico, forse è vero, però ho una smisurata voglia di chiudere questo lungo periodo di trionfi con il successo più pesante, almeno dal punto di vista simbolico. Abbiamo una grande occasione ed io sono affascinato solo dall’idea di essere testimone oculare di un momento così magico, lo desideravo da quando andavo alle elementari ed ora mi accingo a viverlo. Questo 2010 rimarrà per sempre nella nostra storia, ma c’è ancora un piccolo sforzo da fare per entrare definitivamente nel mito, per poter essere chiamati nuovamente La Grande Inter. I “rosiconi” forse dovranno gufare per l’ultima volta, ma a loro lasciamo volentieri questo compito triste e magari gli manderemo un’altra cartolina, stavolta con il mare limpido e i palazzoni a 500 piani sullo sfondo. Dopo Atene, Milano, Vienna, Montecarlo e Madrid, nell’anno più bello ed internazionale della mia vita, posso ripetere ancora una volta la celeberrima frase e stavolta con un pizzico di frenesia in più:

CHIUDETE LE VALIGIE, SI VA AD ABU DHABI!!!

“E sempre vivrò con questi colori nella testa …”

 

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