Live from Abu Dhabi/3

Sono tornato in mattinata qui Ad Abu Dhabi dopo un viaggio in pullman di due ore che mi ha dato una certezza: un bel Natale sotto antibiotico non me lo toglie nessuno. L’aria condizionata mi sta lentamente uccidendo, l’alternanza freddo-caldo torrido è un mix letale, un mostro che ti condanna senza pietà. Ho riposato un paio di ore in camera e nel pomeriggio sono andato a fare merenda da Burger King. Ora è il momento della doccia e poi mi preparerò per la partita, non voglio arrivare troppo presto altrimenti l’ansia mi ucciderà. Sono a poche ore dal poter realizzare la mia più grande e sfrenata ambizione, ma c’è l’ultimo avversario da battere gli africani del Mazembe, che stanno partendo proprio ora dal mio hotel verso lo stadio. La mia salute è un po’ balbettante, come detto in precedenza, l’aria condizionata a palla, la stanchezza dei giorni precedenti, il fatto che di notte non riesco a dormire come vorrei, tutte queste cose mi stanno un po’ affaticando, ma la carica per questa partita continua ad aumentare.

Entrerò nello stadio, aprirò gli occhi e guarderò dove mi hanno portato i Ragazzi, a 90 minuti dal sogno, a 90 minuti dal Mondo. È passato troppo tempo oramai, dobbiamo vincere, dobbiamo riportarla a casa.

FORZA INTER

Intorno a loro territori ostili. Fieri nella piana del Campo Nuovo attendono. Gli sguardi scrutano la conquista. Il rumore dei nemici ha annunciato il loro arrivo. Salde le gambe sostengono il coraggio. Oggi è il giorno segnato nel destino delle loro vite. Quella che volge al crepuscolo, deve essere la sera della gloria. (Fabio Caressa) [Barcellona-Inter, semifinale di ritorno, stagione 2009/2010]