La sedia a dondolo

Se avessi “La Macchina del Tempo” e potessi quindi tornare indietro di un anno, oggi sarebbe mercoledì 9 dicembre 2009, una settimana esatta prima della mia discussione di laurea. Ci ho pensato diverse volte in questi giorni a quel periodo, soprattutto nel finesettimana scorso quando è stato proposto di andare nuovamente alla fiera della media e piccola editoria all’Eur, proprio come un anno fa, e sempre nello stesso week-end. Non ci sono andato e l’ho fatto volutamente, sarebbe stato un momento fastidioso ed il simbolo di una ciclicità inutile e fuori luogo. Di quei giorni ricordo molte cose, alcuni frammenti forse anche stupidi o apparentemente privi di senso, in particolare una canzone che ha scandito proprio quelle giornate di attesa: Rockin’chair. Questo è stato il mio personalissimo inno di quei momenti, e riascoltandola volutamente l’altro ieri, mi sono riaffiorati alla  mente un’infinità di pensieri e ho rivissuto alcune sensazioni. Se è vero che furono giorni alterni e dal fomento variabile, è altrettanto vero che questa canzone mi regalava dei momenti di tristezza e scoramento ma che in fondo quasi mi piacevano.

È passato un anno ormai, ma questa canzone merita comunque di essere pubblicata ed oggi voglio regalarle il giusto spazio.

 

Buon ascolto!