Con la testa altrove

Alla fine ho provato a ragionare onestamente e mi sono reso conto che è difficile accusare i giocatori di essere con la testa ad Abu Dhabi, quando io sono il primo a non pensare più a nient’altro se non a questo appuntamento. Loro dovranno giocare e vincere, io solo partire e tifare, quindi è giusto che siano concentrati esclusivamente su questa finale. Mancano 7 giorni ormai, la prossima settimana a quest’ora sarò al ristorante per l’ottantesimo compleanno di mia nonna ma con lo spirito altrove, il fomento al 100% e la valigia da chiudere. Riepilogando un attimo la situazione, parto lunedì pomeriggio direzione Monaco di Baviera, 5 ore di scalo in Germania prima di imbarcarmi alle 22.30 per Abu Dhabi, destinazione che raggiungerò alle 7.30 di mattina locali, quando qui sarà ancora notte ovvero le 4. Arrivo il 14, vedo la partita il 15, e parto per Dubai il 16 mattina, città in cui trascorrerò i tre giorni prima della finale. Sabato 18 percorrerò nuovamente i 140 km che dividono le due città per tornare ad Abu Dhabi in vista dell’atto conclusivo che si disputerà la sera stessa. La domenica sarà la mia ultima giornata negli Emirati, prima di ripartire il 20 mattina con un volo che mi porterà in quel di Francoforte e subito dopo a Fiumicino, dimenticavo di dire una cosa: tutto questo lo farò in solitaria. È un po’ il giro del mondo, una settimana fuori che mi permetterà di vedere due luoghi assolutamente fantastici, ricchi e futuristici come Abu Dhabi (la città più ricca del mondo secondo Wikipedia) e Dubai la nuova frontiera dello sfarzo e dell’esagerazione. Non ci sto capendo più nulla, questo è ufficiale, passano i giorni e aumenta la carica, mi accingo a vivere “Il Viaggio dei Viaggi” al seguito della mia squadra che deve giocare la Coppa Intercontinentale o Mondiale per Club chiamatelo come vi pare. È tutto spettacolare, non vedo l’ora, conto i minuti ormai perché il count-down è partito definitivamente. Ieri sera parlando con mia nonna riflettevo su una cosa: l’Inter in fondo ha iniziato a vincere nel momento giusto, quando ho iniziato ad avere una certa età per poterla seguire anche da solo e quindi con una certa libertà anche per gli impegni universitari che non sono certo quelli lavorativi. Sette giorni ancora e mentre tutti si difenderanno dal gelo, io farò la valigia mettendo dentro solo magliette a maniche corte e pantaloncini. Sette giorni in cui i romanisti diranno che in fondo loro sono i campioni morali, i milanisti incenseranno Ibrahimovic come nuovo Padreterno e gli juventini si cercheranno di auto convincere che l’Ital-Juve è forte ed ha un progetto cazzuto. Mentre questi personaggi alquanto pittoreschi andranno in giro per le vie della città alla ricerca dell’ultimo regalo natalizio, noi ci giocheremo l’ennesima finale.  

Con la testa altroveultima modifica: 2010-12-05T15:18:32+01:00da matteociofi
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Un pensiero su “Con la testa altrove

  1. Ciao Matteo … Come stai? Spero che tu stia bene. Perché hanno toccato la mia testa al sito web? Ho sperato che tu vieni al mio sito. Mi piace che vieni al mio sito web. Sto aspettando per la vostra calorosa presenza del mio caro amico. A presto

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