You are always in my mind

 

Non è mai un giorno come gli altri il 15 aprile per me, ancor di più dallo scorso anno, da quando ho scritto e discusso la tesi magistrale sul disastro di Hillsborough.

Rispetto alle volte precedenti, quest’anno, l’anniversario ha un sapore ulteriormente diverso perché mi sento più vicino a questo fatto, lo sono di fatto geograficamente ma non solo.

Stamattina vedevo il mare e sapevo che dall’altra parte una città si stava svegliando per commemorare quella drammatica giornata quando 96 persone furono letteralmente ammazzate dalla polizia.

Per la prima volta mi sono collegato sul sito del Liverpool per seguire tutta la cerimonia senza fuso orario, anche per me stavolta le 15.06, il momento esatto del minuto raccoglimento e dell’interruzione di quella partita, erano le 15.06, non le 16.06 italiane come sempre.

Ha parlato anche Phil Scraton, docente di criminologia a Belfast, l’autore di “The Truth” il libro che racconta la realtà su Hillsborough. Proprio lui è stato fondamentale nella mia tesi, poiché ho avuto il piacere di entrarci in contatto e perché è stato così gentile nell’inviarmi diverso materiale per il mio lavoro.

In tutto ciò, sabato un amico di mio cugino verrà a Dublino dalla sua fidanzata e avrà il compito di portarmi una copia della mia tesi che sarà con me a Liverpool il 5 maggio quando potrò finalmente metterla sotto la lapide dei 96 ad Anfield. Sarà un gesto simbolico, ma dovuto, una qualcosa che volevo fare dallo scorso anno e che finalmente potrò realizzare, mi sembra il giusto tributo anche al mio lavoro.

Cosa è successo in questi dodici mesi? Lo scorso settembre, il premier britannico Cameron ha chiesto scusa per l’imperdonabile attesa prima arrivare alla verità: “A nome del governo e a nome del paese, chiedo scusa per questa ingiustizia a cui non è stato posto rimedio per così tanto tempo”.

L’ho detto un milione di volte ma lo ripeto ancora: aver scritto quella tesi, su questo argomento, rimane una delle cose di cui vado più orgoglioso perché è semplicemente dentro di me.

C’era il sole oggi a Liverpool, e per la prima volta dopo tanti anni durante la cerimonia ho visto anche dei sorrisi. Il sole e dei sorrisi, due cose banali ma meravigliosamente belle e significative, magari sono un piccolo segnale affinché possa esserci finalmente giustizia per chi se ne è andato 24 anni fa e per quelle famiglie che continuano a chiedere solamente verità e rispetto.

 

M. Aspinall: “After a quarter of century, the truth is out”. (15.04.2013)

 

Never forgotten, justice for the 96

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You are always in my mindultima modifica: 2013-04-15T17:54:00+02:00da matteociofi
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